SOGNANDO”, DON BACKY SCOPRI’ LA FOLLIA PRIMA DI CRISTICCHI

A cura di Renata Mallia

Mi ha scritto Don Backy: “Copertine di prestigiosi settimanali, peana di “attenti osservatori ed esperti di rinomata fama” sui maggiori quotidiani italiani, sbalorditi per la grande novità concettuale, contenuta nel testo della canzone vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo. Tutto giusto, tutto meritato. Tranne la ridondanza. Sarebbe bastato – infatti – una piccola attenzione in più, per scoprire nel brano “Sognando” da me scritto nel 1971 (bocciato nel 1972 dalla selezione sanremese), inciso a mie spese, per un’etichetta minore nel 1974, da me – solo perché nessun discografico volle dare un pizzico di fiducia al medesimo – e nel 1978 dalla grande Mina, per scoprirci il tema del “disagio mentale” – che tanto scalpore sembra suscitare oggi…” Successivamente mi sono giunte varie lettere a sostegno di Don Backy. .. ”…E ancora dalla signora Anna Ferretti: “Senza ombra di dubbio, anche quest’anno Sanremo ha dato il suo indignitoso spettacolo di sé. Una nota accettabile è il concetto sviluppato nel testo del vincitore Cristicchi, tanto di lode e consensi da parte di pubblico e critica, peccato però, che non sia altro che un rimpasto concettuale di quanto già sia stato scritto anni fa dall’artista Don Backy nella sua canzone “Sognando”. Perché dunque non concedere un posto d’onore a chi è stato promotore nel sensibilizzare l’opinione pubblica, quando ancora i manicomi erano aperti? Nessuna polemica, solo una constatazione professionale: il testo cantato da Cristicchi, sia nel presente che nel passato,difficilmente rispecchia la realtà di questi malati. Trovo invece significativa la canzone “sognando” di Don Backy, dove al contrario si possono vivere tra quelle parole, il disagio, l’abbandono, la disperazione reale che scorre nella mente di questi individui. ”

di Cesare Lanza “Libero”