di Don Backy
Ultimi scambi di battute, sempre più ravvicinate, con Luzzatto Fegiz
Dopo l’articolo/recensione sul mio Cd Signori si nasce e io lo nacqui, pubblicata dal dott. Mario Luzzatto Fegiz, su Sette, c’è stata la mia contro deduzione, pubblicata a puntate sul Radiocorriere. E a lui personalmente inviata. Dopo un paio di giorni, ho ricevuto questa e-mail dal dott. Fegiz: “Persa senza averla letta tua lettera. Sono in vacanza in sardegna (minuscola nel testo) e lavoro via telefonino. Me la rimandi per favore? . Ho soddisfatto la sua richiesta accludendo la lettera a queste righe di accompagnamento: Solo oggi ho visto la tua e-mail al ritorno da una serie di concerti. Il mio modo istintivo e senza l’uso di una interessata diplomazia – ma sempre vero – non mi porterà benevolenze. Questo accade da quaranta anni ormai, ma non cedo me stesso per una recensione – buona o cattiva che sia – specie se non la merito. In entrambi i casi, non le mando a dire, ma mi espongo sempre direttamente. Niente di personale allora, ma solo tecnico. Non riesci ad essermi antipatico, quindi. Ciao, Don Backy . È seguito il seguente carteggio: MLF “Noto nella lettera una rabbia che io non intendevo suscitare. Anche tu mi sei simpatico. Cordialità Fegiz . DB “Mario, vedi la rabbia anche dove non è. Sei certo di non averla dentro indurita da qualche frustrazione? La mia era una lettera ferma, ma esclusivamente tesa a difendere i miei diritti, dato che non consento a nessuno di dire delle inesattezze sul mio conto senza intervenire. Coraggio. Pubblica il nostro ‘carteggio’ sulla tua paginetta e vediamo che effetto fa. Del resto – qualora ci fosse stata (la rabbia) – non potrebbe essere scaturita dalla spocchia gratuita che ho ‘avvertito’ nella tua recensione? Comunque, proprio la tua rispostina fuggevole e stizzita, lascia intendere che: a una critica su un tuo scritto, non ti sei lasciato sfuggire l’occasione per darmi del ‘rabbioso’. Come la mettiamo? Ciao. Don Backy . MLF “Cosa posso fare per rabbonirti? Qualsiasi cosa, meno che affermare che il disco mi piace… Cordialità. MLF . DB “Mario caro, sto partendo per la Sardegna dove stasera sarò a cantare a Porto Torres nel locale “Scogliolungo” . Sei molto distante? Perché – viceversa – non ci fai un salto? Se tu mi avessi frequentato recentemente, avresti saputo che non riesco più a ‘incattivirmi’, quindi non mi puoi ‘rabbonire’. Sono me stesso e rispetto il prossimo e i gusti di tutti (anche i tuoi quindi, riferiti al mio disco). Vorrei solo che tu analizzassi meglio soprattutto i testi. La tua critica così insignificante (nei loro confronti), è la cosa che più mi è dispiaciuta. So di scrivere le melodie usando tre accordi da 40 anni, ma – in tutta onestà – quanti ci sono riusciti scrivendosele da soli, variando sempre i temi musicali, le ritmiche e i concetti quanto me? (“Ma come fai? mi chiese un giorno un meravigliato Arbore). Dài Mario, confrontiamoci sui fatti e non sulle impressioni. Incontriamoci e facciamo un giro largo su questo Don Backy, su cui si è scritto di tutto, ma senza sapere un bel niente. Chi è? Cosa fa? Perché? Oppure bisogna parlare solo dei soliti – ripetitivi – noti? Ciao e spero a presto. Don Backy . La prossima sarà l’ultima. Lo giuro!
RadiocorriereTV n° 42 21/10/03