di Don Backy
Riflessioni conclusive sulla produzione del Cd Signori si nasce
Dunque, eravamo rimasti al punto in cui per mancanza di promozione e quindi di distribuzione dei miei ultimi cinque Cd – i quali proprio per questo avevano avuto scarsi risultati – avevo deciso di smettere definitivamente di produrre quei supporti musicali, che -tra l’altro – avevano anche dei costi piuttosto elevati per la loro realizzazione. La mia assenza dal ‘mercato’, è durata dieci anni. Nel frattempo però, ho continuato a scrivere canzoni e a farne dei provini ‘caserecci’, che di volta in volta ho accumulato in musicassette. Un paio di anni fa, entrò in gioco mio figlio, che – abbandonata ogni velleità artistica, legata alla grafica fumettistica – a mia insaputa (del resto, non che gli fosse proibito), si ritrovò ad ascoltare le canzoni da me create. Le dovette trovare buone, perché – subito dopo – venne da me e mi mise al corrente di aver fatto una cernita tra quella mia produzione e assemblato una diecina di brani, scegliendoli anche in base ai concetti espressi nei testi e badando che fossero organici per rappresentare un discorso finale omogeneo. Aveva preso così tanta passione che si era scoperto velleità produttive, le quali – fino a quel momento – non aveva nemmeno immaginato: “Voglio produrre un tuo disco nuovo . Mi disse convinto e deciso. Pa’, le canzoni sono buone, scritte bene e mature dal punto di vista concettuale. Il tuo stile, è inconfondibile, e – credimi – non ci sono molti autori in grado di scrivere ancora così bene . Lusingato, provai a dirgli che ormai ero fuori tempo massimo e che il ‘mercato’ ha le sue regole, ma- sotto sotto – il fatto che il nostro destino potesse ancora incrociarsi (dopo l’esperienza dei fumetti) con lui nelle vesti di produttore dei miei lavori, mi solleticava moltissimo. Fu così che riprese i contatti con il mio arrangiatore Enzo Polito, lo invitò a venire a casa mia e lì cominciammo a buttar giù le canzoni da lui scelte, creandoci embrioni di arrangiamenti. Lo vidi impegnarsi con entusiasmo in quella nuova ‘attività’, come non gli vedevo dal tempo in cui aveva deciso di diventare disegnatore di fumétti (tanto è vero che oggi sta di nuovo producendo. Si tratta del disco di Allegra Lusini, bravissima cantautrice). Il mio morale depresso – dovuto alla solita difficoltà trovata nel tentare di convincere discografici o distributori ad accettare il mio lavoro – contrastava con l’entusiasmo e la fiducia di mio figlio (che trascorreva notti bianche in sala d’incisione), man mano che il lavoro veniva alla luce nella sua completezza. Oggi il Cd è terminato e devo dire che Emiliano ha avuto ragione. E’ davvero un bel disco, nel quale si sente che tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione – e particolarmente Enzo Polito e Gaetano Romeo – ci hanno voluto credere, riversandoci dentro non solo la tecnica e le capacità, ma anche tanto cuore. Il titolo voglio ricordarlo per coloro che vorranno dar torto a tutti quelli che vorrebbero incasellare l’arte di alcuni, in schemi fatti di anagrafe, rughe, capelli bianchi, ecc.: “Signori si nasce e io lo nacqui” . Forse mio figlio ha trovato la sua strada. Glielo auguro. A me ha fatto riscoprire che – per persone capaci – non è mai troppo tardi!
RadiocorriereTV n° 20 20/05/03