Vivere con stupore

A cura di Renata Mallia

di Don Backy

Ecco alcuni spunti e riflessioni sul pensare e cercare di vivere con l’animo di un fanciullo

A tambur battente mi è arrivata, tra le tante, una E- mail che – grosso modo e per sintetizzare – mi diceva di condividere il mio pensiero per quel che riguarda il voler conservare l’animo fanciullo. Alla gentile interlocutrice sarebbe seccato essere incasellata tra quelle sofferenti della famosa sindrome di Peter Pan ! Rispondo seguitando il precedente articolo, perché può darsi che molti altri abbiano questo tipo di remora e allora è meglio chiarire maggiormente il concetto – sempre tenendo ben presente che io non sono uno psicologo e tanto meno un sociologo. Pertanto non voglio assolutamente influenzare nessuno. Le mie sono soltanto le teorizzazioni di un sognatore e, proprio per questo, vanno prese con beneficio d’inventario, e magari usate proprio per giocarci un pò insieme, per gettarle infine via come tutte le cose inutili. Comunque: e se non fosse sindrome di Peter Pan? E’ la vita di una durata media uguale per tutti? E allora perché dover- per forza – diventare adulti, se il non farlo spiritualmente è così appagante per l’individuo in oggetto? E non è magnifico vivere secondo la propria natura, fregandosene bellamente dei giudizi conformisti degli altri? È probabile ( molti psicologi lo danno per certo) che questo atteggiamento fanciullesco sia dovuto al rifiuto di come si vive oggi e alla sua accettazione giocoforza: E dove sarebbe il problema, specie per gente che ha vissuto con stupore un periodo in cui ogni conquista era straordinaria? L’avvento della televisione – finestra che si apriva su un mondo sconosciuto – che ci faceva ritrovare tutti insieme, a sognarne uno ancora più straordinario, godendo nel frattempo per la conquista personale delle cose più semplici; che so, la prima bicicletta guadagnata con la promozione all’esame di terza media; senza parlare del motorino, vero miraggio irraggiungibile…. Per gente cresciuta credendo nel rispetto dei valori eterni: Dio, Patria e Famiglia, ebbene, dicevo – per queste persone – è facile che la vita falsamente appagante di oggi, caotica, arruffata, puzzolente di droga, di smog, di solitudine e di mancanza di qualsiasi rispetto – anche per se stessi – non soddisfi appieno. E allora? Che fare? Vi farò sapere come la penso infine nella prossima, definitiva puntata sull’argomento.

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