Bolli e canzoni

A cura di Renata Mallia

di Don Backy

Conclusioni sulla Siae e sui diritti di un artista: che deve stare in guardia

Senza stare a riassumere quanto fin qui detto sul funzionamento della Siae riguardo ai diritti d’autore (in questo caso canzoni) salvaguardati attraverso ‘bollettini di dichiarazione’, sui quali vengono riportati i titoli dei brani eseguiti nel corso di un concerto, proseguo ricordandovi solo che ho chiuso la seconda puntata di questa serie, parlandovi di come sia possibile – per un truffaldino compilatore – programmare titoli non eseguiti, a vantaggio di autori amici, sottraendo denaro ai veri aventi diritto. Ovviamente la Siae ha predisposto dei controlli a sorpresa da parte degli uffici periferici, i quali registrano l’intera serata per poi controllare la esatta iscrizione dei brani eseguiti, sui bollettini compilati. Naturalmente non è possibile che tutto sia salvaguardato, perché – con questo sistema – occorrerebbero controllori tutte le volte che si balla da qualche parte e quindi capite quanto questo sia irrealizzabile. Ma ci potrebbe essere di peggio e l’oste – il direttore dell’ufficio (quello che fa i conti) – potrebbe gabbare tutti, adottando un sistema talmente semplice, che – forse – nessuno ha mai pensato di verificare. Mi piacerebbe sapere se c’è un controllo che può al 100% tranquillizzare, che quanto esporrò in seguito sia impossibile da realizzare. Dunque: poniamo il caso che in una serata presso un locale, piazza, teatro, ecc. si esibisca l’artista di grosso nome, Sempronio e un complessino base denominato Pizza&Fichi. In questo caso – se tutto viene ottemperato alla lettera – il gestore avrà provveduto a richiedere due bollettini distinti, come da disposizione Siae e allora tutto sarà in regola, perché ciascun artista compilerà il suo correttamente assumendosi la responsabilità di ciò che dichiara, firmando in calce. Il problema è, che su due bollettini, il gestore dovrà pagare una quota maggiore (mettiamo, 1500 Euro per Sempronio e 300 per Pizza &Fichi), quindi tenderà a farsene dare uno solo in modo da risparmiare. Pertanto, al momento di pagare la quota, dichiarerà di avere nella serata il sig. Sempronio (ci sono i manifesti e la pubblicità in giro, non può bluffare) e quindi si farà consegnare un solo bollettino per una tassa di 1.500 Euro. Siccome la maggior parte dei cantanti (specie non autori), non si occupa personalmente della compilazione del bollettino, questo viene assegnato all’orchestra Pizza&Fichi, la quale – al massimo – inserirà tra le canzoni da loro eseguite, anche quelle dell’artista Sempronio. I dati anagrafici saranno corrispondenti al caporchestra di Pizza&Fichi, pertanto, quando il bollettino ritornerà all’ufficio distaccato della Siae di zona, il dirigente – che fosse disonesto – potrebbe spedire alla Siae/centrale di Roma, non la somma di Euro 1.500, pagata in occasione dell’esibizione dei due artisti, ma la somma ben più modesta di Euro 300, corrispondente al valore/Siae (assegnato induttivamente) del complesso Pizza&Fichi. E’ facile immaginare che i 1.200 Euro avanzati potrebbero finire nelle tasche dell’oste di cui sopra. Tutto è a norma di legge e regolamento. O no? Vigilate gente, vigilate su ville e macchine di grossa cilindrata.

RadiocorriereTV n° 3 21/01/03