di Don Backy
Ancora opinioni fra me e un lettore. Il dialogo prosegue…
Continua il botta e risposta tra me e uno ‘stimolante’ antagonista:
Riguardo alla ben nota triade “Dio , Patria e Famiglia” non vorrei pronunciarmi troppo. Sappi comunque che io non sono credente, ma non perché abbia letto nei libri del signor Marx che è meglio fare a meno dell’idea della Divinità, ma perché non riesco a credere nell’esistenza di un’entità superiore: si tratta di un concetto troppo irrazionale. E questo mio agnosticismo è frutto di un’analisi interiore che ha avuto anche dei passaggi non facili. Io sono tra quelle sciocche e superficiali persone che dicono No solo per il gusto di “trasgredire”. non intendo dare per scontato nulla , neppure l’idea di Dio. Non voglio sentir parlare di dogmi. A che mi servono? Mi sono reso conto che anche l’agnosticismo (ed addirittura l’ateismo) ha una sua dignità. E’ una scelta sofferta , voglio che tu mi creda quando dico questo. Dovrei continuare ad andare i chiesa a far finta di ascoltare il sacerdote? Sarebbe una presa in giro, anche nei confronti di chi crede sul serio. Allora è meglio che me ne stia a casa e mi dichiari laico senza usare eufemismi. Se un giorno avrò un figlio, comunque, non lo vorrei educare a scapaccioni e Messe alla domenica. Piuttosto vorrei che imparasse a ragionare con la SUA testa e non per delega (del Vaticano o dei DS o degli incravattati alfieri del neo-liberismo). E che capisca che bisogna non mollare mai, anche se sopra di noi c’è soltanto il cielo stellato, come diceva Kant. Poi quando sarà maggiorenne prenderà le sue decisioni. E se vorrà seguire la “morale cattolica” o fare la fila davanti al cadavere di Papa Giovanni col volto ricoperto di cera (una trovata che avrebbe fatto rabbrividire perfino Bela Lugosi) o ammirare a bocca aperta la Sindone a Torino, ebbene, lo faccia pure. Senza di me, però.
Amico mio rispetto le tue idee – legittime e anche condivisibili – ma lascia a me le mie. Anche la religione – come la televisione – bisogna saperla ricevere (il problema arriva quando la religione si fa potere , Stato. E’ il fondamentalismo a causare i disastri). Con mio figlio (31 anni), ho seguito il percorso inverso a quello che segui tu. Ha avuto tutti i sacramenti fino ai 12/13 anni – senza usare scapaccioni o costrizioni – poi ha scelto lui, ragionando con la sua testa e non con delega vaticana o politica. Non credo faccia la fila per vedere Papa Giovanni ‘incerato’ (ma rispetto chi lo fa), non so se vada a messa o se prega, ma sono certo che un Dio lo cercherà tra i propri dubbi e spero che lo trovi (proprio come tento di fare io). Da me ha avuto, credo, solo buoni esempi. Pertanto visto che la mia educazione mi è stata impartita sugli stessi principi cristiani (non rubo, non mi drogo, non uccido e non frego il prossimo, almeno in maniera volontaria), giunto a essere papà, non mi è parso male applicare quei concetti a mio figlio. E non mi pento. Ritengo i 10 Comandamenti fondamentali. Chiunque li abbia impartiti. Alcuni li disattendo ( nessuno è perfetto, ahimè), ma i principali li rispetto e – se lo facessero tutti – le cose andrebbero meglio, credimi. per curiosità andai a vedere la Sindone. Ebbene, una certa emozione riuscii a provarla. Non è molto. Ma è meglio del niente. Alla prossima mi fermo!
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