Punti di vista

A cura di Renata Mallia

di Don Backy

Continuo a rispondere ai miei lettori su certi punti ” caldi “

Riprendo a sciorinare le risposte date alle argomentazioni di un mio lettore, che non era d’accordo su quanto sostenevo in alcuni articoli. Ecco le sue dissertazioni:

3) Io mi considero un progressista autentico ed ho sempre provato un fortissimo sospetto riguardo ad argomentazioni come quella di Miglio, che fu autore di colossali farneticazioni nel suo indimenticabile periodo leghista.

3) Delle farneticazioni di Miglio non può interessarmi di meno. Vado a sensazioni e so prendere solo le cose che il mio punto di vista giudica buone. Per questo – a differenza di te – non ho e non ho mai avuto, alcuna ideologia che , l’ha fatta da padrona su me.

4) E’ necessario dedicarsi ad un vero cambiamento della società, mantenendo saldi quei risultati di civiltà raggiunti in Italia negli ultimi 30 anni (il divorzio, l’obiezione di coscienza, anche la legge sull’aborto, ma è già un discorso più ampio).

4) Dici che rispetti gli altri e poi sei assolutista. E se ci fosse qualcuno che non condivide queste ‘grandi riforme sociali’. Le accetta perchè una maggioranza le ha votate, ma vuoi lasciargli il libero arbitrio? Obiezione di coscienza? L’uomo è stupido fin da quando crea gli eserciti! Il divorzio? E’ una conquista, ma l’uomo è così superficiale da averla ridotta a commercio o a notizia! L’aborto? Sai tu dov’è l’inizio della vita? Al di là di quello terapeutico – che si può condividere – quale allegria in una legge così rassicurante specie per le giovani sventate ( ‘Semmai abortisco….’).

5) E’ necessario che il vero progressista rimetta in discussione quelle scelte poco adeguate alla crescita sociale, secondo il metodo della cosiddetta “autocritica” ( molto usata dalla sinistra , anche in questi giorni, e quasi ignoto alla destra). Questo è lo scopo che si prefiggono i riformatori veri, non quelli mascherati.

5) Forse vivo in un’altro mondo. Dove sarebbe l’autocritica ‘a sinistra’ , quando troppi sono gli scheletri negli armadi che si vogliono tenere chiusi. Mi fa specie pensare che una persona come te – il quale mostra di voler ragionare – non s’indigni per l’atteggiamento dello struzzo che i ‘capoccioni’ attuano nei confronti della base, la quale ancora mostra di crederci.

6) Quanto a quell’uomo politico milanese che giura sulla testa dei figli e firma il contrattino con il popolo italiano, beh… lasciamo ai cabarettisti il loro mestiere. Scusa della mia “sparata”, ma volevo proprio risponderti. In bocca al lupo, comunque, per la tua tìattività di cantautore.

6) Per me il giuramento di un uomo sulla testa dei figli, vale molto. Perchè io sono leale e non mentirei mai mettendo un giuramento sulla testa di mio figlio se non fossi certo di quanto affermo. ( L’ho messo infatti – sulla paternità della mia canzone Casa Bianca e sono certo di essere l’unica a poterlo fare). Penso lo stesso degli altri. A me non interessa che sia lui o un’altro. Cosa si dovrebbe fare – secondo te – lasciare sempre gli stessi a governarci, come succedeva a Est? No caro, voglio rischiare, ma voglio Alternanza. Mettiamoli alla prova e giudichiamo. O pensi che la verità sia solo da una sola parte politica?

RadiocorriereTV n° 43 23/10/01