Come risposta all’uscita del Cd dell’Adriano nazionale, Don Backy, il suo ex luogotenente, ha mandato nelle librerie Clanyricon. ” E’ un libro a fumetti” spiega Don Backy “che nel titolo si rifà all’opera di Petronio e racconta la storia del Clan dal ’62 al ’68, cioè dalla mia entrata fino all’uscita. C’è l’appartenenza al Clan di Guidone, Ricky Gianco, Detto Mariano, La ragazza del Clan (Milena Cantù n.d.r), Gino Santercole e ovviamente Celentano. Tutti loro li ho voluti ‘strizzare’ tirandone fuori gli aspetti poco conosciuti come tic e manie. La satira mi ha aiutato ad amplificare i difetti attraverso le battute sarcastiche e salaci. Penso che anche i personaggi coinvolti siano contenti per il modo in cui li ho trattati. Dopo quarant’anni, credo che sia il caso di riderci sopra. E’ una nuova sfida artistica non per dimostrare la mia versatilità, ma per misurare le mie capacità, mentre la passione è nata quando ho visto i disegni di Ugo Pratt“. Impegnato a registrare un nuovo disco, con il quale vorrebbe partecipare al prossimo Festival di Sanremo, Don Backy si è avvicinato al fumetto nel 1978, anno in cui realizzò Sognando andato in onda su Raidue. Successivamente ha realizzato un fumetto in versi, L’inferno, in cui collocava tutti coloro che avevano attraversato la sua vita. Poi all’inizio degli anni Ottanta ha iniziato a lavorare a Clanyricon. “Non l’ho scritto tutto d’un fiato, ma l’ho buttato giù nei ritagli di tempo, come faccio quando la cosa non è attinente alla mia vera professione” spiega Don Backy “Doveva diventare un film per ragazzi, ma l’idea non venne accettata da nessuna produzione. Mi dicevano che questa storia non era adatta ai più giovani. Io, però, avevo il desiderio di misurarmi come regista. A quel punto la macchina da presa è diventata la mia penna ed il set un foglio bianco”.