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E ti sento respirare dolcemente
qui sul mio cuore
sole d’oro là sul mare e lentamente
Settembre muore
Vola nell’aria e va
un motivo che piace a me
una canzone di tanto tempo fa
E’ strano mi sembra che
stia parlando di noi due
di un amore che non finirà mai
Passerotti che si azzuffano sui tetti
fanno baccano
e il mio gatto che si stira pigramente
come un sultano
Questa canzone che sale fin lassù
è colonna sonora stupenda per noi due
ad un passo dal Paradiso
mi sembra la cantino degli angeli
La canticchio piano piano sottovoce
sa psa psa si so
tu ti svegli e sospirando mi sussurri:
“Che bella luce…”
Anche il sole si è fatto rosso ormai laggiù
qualche minuto ancora e poi buio sarà
ed averti in questo istante
vuol dire per me la felicità.
L’impressione prima che di certo si avrà
sarà forse giusta solamente a metà
e ridere un po’ certamente farà
ma io mi sento triste ed ho ragione perché
la favola bella era vera per me
Vivevo in un castello ero nipote del re
sì, ero nipote del re
ma il re era lo zio di me
o forse no, o sì, non lo so… forse
e certo che un fratello ero io e lui per me
Tutto era felice nel giardino del re
con gli orologi matti giocavamo noi tre
ma come nelle favole una strega arrivò
ed una mela rossa marcia dentro a lui donò
Gli amici veri, insieme, gli gridarono ‘No’
ma a grandi morsi quel tapino la divorò
un rospo allora lui diventò
e il mago Backy mi suggerì
“soltanto il fuoco lo salverà… il fuoco
il rospo brucerà e il re di nuovo tornerà”
Perciò Adriano t’incendierò / E’ per salvarti che lo farò
Perciò Adriano t’incendierò / E’ per salvarti che lo farò
Essendo il più sincero tra gli amici del re
cercai di dargli aiuto senza averne da lui
ma non m’interessava, lo facevo perché
in fondo era mio zio, ero nipote del re
“Dai Gino fammi questo e quello, fallo per me
in Paradiso al fine insieme a me tu verrai”
e tanto, tanto ho fatto per lui
che si è bevuto tutti i sogni miei
e si è giocato tutti i soldi suoi… e i tuoi
un rospo sta nel fango e in Paradiso non ci va
Perciò Adriano t’incendierò / E’ per salvarti che lo farò
Perciò Adriano t’incendierò / E in Paradiso con me verrai
Uffa che caldo fa
Che caldo
Uffa che caldo fa
Che caldo
Uffa che caldo fa
Ma che caldo fa
È stato più meglio che non sei venuta
Che tu sia rimasta là dove ti trovi
D’agosto, mia bella mia, non ti conosco
Ho tempo per essere triste in futuro
Adesso non voglio pensare al passato
Non voglio pensare al mio perduto amore
Mi sveglio ed aspetto che venga la sera
D’agosto è più bella che in ogni stagione
Non voglio pensare a nulla ed andare al mare
Ballare e cantare mi sento felice
Col samba non penso alle cose passate
L’amore vero non m’interessa più
Ma non è possibile non affogare
Negli occhi colore dell’acqua del mare
Negli occhi di tante bimbe innamorate
Che incontro felici le notti d’estate
E vogliono solo l’amore improvviso
L’amore che durerà un solo mese
Allora se perdo un solo sorriso
Ne trovo altri mille già pronti a sbocciare
E sbocciano come fiori al primo sole
È bello, bellissimo viver d’estate
Lasciando da parte i problemi del cuore
L’amore vero non m’interessa più
Uffa che caldo fa
Che caldo
Uffa che caldo fa
Che caldo
Uffa che caldo fa
Ma che caldo fa…
Noi siamo quelli che, non moriranno mai
perché quei nostri sogni, li lasceremo qui
Quei sogni frastornati, da quattro soldi in giù
quei sogni un po’ bambini, fatti con il naso in su
Noi siamo quelli che, esprimono per voi
emozioni stracciate, o grandi ingenuità
Con povere canzoni, cantate un po’ qua e là
noi accendiamo il buio, che azzurro si farà
Hanno ali, quelli come me
hanno ali, quelli come me
Amici di tristezze, o grandi nostalgie
pieni di tenerezze, o azzurre fantasie
Che arrivano nel cuore, e sfondano per te
la porta dell’amore, più impossibile che c’è
A generali e santi, possiamo dar del tu
e al gioco del potere, noi ci sputiamo su
E come San Francesco, parlare si potrà
con gli animali e i fiori, d’amore e di bontà
Hanno ali, quelli come me
hanno ali, quelli come me
Andiamo sulla luna, chiudendo gli occhi e
il mare lo inventiamo, anche dove non c’è
Bevendoci le notti, pervase di magia
noi coloriamo mondi, con matite di poesia
E i sapientoni sciocchi, che chiamano retrò
la musica leggera, per denigrarla un po’
Li troverò all’inferno, quando ci scenderò
per dargli un po’ d’amore, io per loro canterò
Hanno ali, quelli come me
hanno ali, quelli come me
C’è sempre qualcheduno
che dice che nel mondo
ormai non ci sono più le cose rare
e allora l’invitiamo
al nostro Carnevale
così che lo potrà poi raccontare
I carri favolosi
le bimbe appetitose
le maschere che sanno divertire
e poi c’è Santa Croce
che quasi d’improvviso
diventa a Carnevale un Paradiso
Crederà d’essere in Brasile
ma spenderà certamente meno ed avrà più stile
il paese offre tante cose, non solo pelli, non solo conce
anche più preziose
Dalla storia di quando è nato
ai grandi artisti che in tutti i tempi esso ha generato
potrà pure ascoltar Don Backy
che degno figlio di Santa Croce,gli piacerà
Vedrà i mitici Spensierati’
con la ‘Venezia del ‘7OO’ risuscitati
e la lirica ‘Nuova Luna’ con l’immortale Giuseppe Verdi
farà fortuna
Certamente non avrà noia
quando la Lupa si esibirà nel ‘Cavallo di Troja’
sognerà con ‘Il nuovo Astro’
e su quel mare di fantasia navigherà
……………………
Troverà da mangiare e bere
festeggiamenti, divertimenti per molte sere
se per caso è venuto solo
quest’altra volta con molti amici ritornerà
Tu piangi e non vuoi dirmi la verità
cosa c’è che non va
però io so, l’amavi e se ne andò
ma io ti aiuterò
ed allegro ti rivedrò
Amico, canta ancora insieme a me
ridi ancora insieme a me
in fondo sai che questi guai
un giorno certo tu li scorderai
Stasera non sorridi non sei più tu
ma perché, ma perché
è perché qualcuno se ne andò
ma io ti aiuterò
ed allegro ti rivedrò
Amico, canta ancora insieme a me
ridi ancora insieme a me
in fondo sai che questi guai
un giorno certo tu li scorderai
Oh, oh, scommetti che
io riderò con te….ah, ah, ah, ah, ah, ah.
Come tutte le mattine, no, non cambia mai
Ho le mani nelle tasche già sconfitte ormai
Fra le braccia è ancora calda l’impressione di te
Ma l’amore non è solo far l’amor con te
Quell’amore che non vivi, dici che non c’è
Ed invece splende vero pure intorno a te
Hai le ali per volare ma non voli mai
E l’amore non è solo quello che tu vuoi
Esempio, sai qual è il motore, che fa volare un’ape, sai qual è?
E che cos’è che spinge un fiore, eterna fiamma bianca, verso il sole?
Questo è amore, un po’ di gioia e di dolore
Ma purtroppo in quel tuo mondo, che non vuole più sognare
La sua fonte è inaridita
Se potessi, con le lacrime, gli ridarei la vita
Dopo l’uragano, il sole, le sue pattuglie d’oro manderà
E da un insetto, che ora muore, una farfalla nuova nascerà
Questo è amore, un po’ di gioia e di dolore
E se io fossi una farfalla, volerei nel tuo silenzio
Ovattato, addormentato, poi col battito delle ali
Piano io ti sveglierei
Se mi ritroverai, nei tuoi pensieri, poi
Vedrai, tra gli alberi, che il sole nascerà
Se a una donna doni una viola
viola d’amore
Se la prendi per mano e la stringi
più forte che puoi
Se non dormi la notte aspettando
che venga domani
Non si posson contare le notti
che non ho dormito
Se tu pensi alle cose più belle
se tu pensi alle stelle
Se tu pensi alle piogge d’Aprile
e alle sue serenate
Se a lei dedichi frasi più belle
e più delicate
devi solo sapere che io
le ho sofferte e cantate
la, la, la, la, la, la, la,
Se ti senti felice soltanto
ad averla vicino
Ciò vuol dire, vuol dire che tu
hai trovato l’amore
la, la, la, la, la, la, la,
Se tu pensi alle piogge d’Aprile
e alle sue serenate
Se a lei dedichi frasi più belle
e più delicate
devi solo sapere che io
le ho sofferte e cantate.
L’occasione è giusta
proprio a questa festa
son venuto per cercare te
Atmosfera,manca del tutto guarda un po’
un mucchio balla ed a me pare un pugilato
Emiliano,parla della maturità
Sandra mi fa l’occhietto ed io son già sudato
Ma tu,dove diavolo sei
in questa bolgia tremenda chissà dove sei
Io,quasi quasi vado via
questo casino mi toglie anche la fantasia
E la,quell’antipatico di Marco
che prova con Giovanna a fare il porco
suonano gli Iron Maiden
che bolgia ma pensa un po’
come farò a parlarti se ti troverò
Atmosfera,manca del tutto invece a me
ne servirebbe per guardarti dentro gli occhi
Atmosfera,forse dipende anche da me
dannata timidezza il cuore,tu mi spacchi
…………………….
Laggiù,che bordello c’è laggiù
sono impegnati a guardar ‘Colpo grosso’ in tv
Mio Dio,ma che brutta compagnia
Claudio,Gianfranco,Roberto,con Enzo e Lucia
Più in là,Francesca fa tappezzeria
perchè,s’è un po’ incazzata con Mattia
allora sai che faccio
aspetto ancora un po’
e poi se non ti vedo me ne andrò
Atmosfera,forse è un miracolo perchè
Rosaria ha messo una canzone di Baglioni
Atmosfera,ora non manca ed è perciò
se mai t’incontro ti potrò anche dire ‘t’amo’
L’automobile corre,sulla strada asfaltata
ed io sono felice,è una bella serata
fumo e a tratti fischietto
immagino adesso che fai?
Sprofondata in poltrona,mentre aspetti anche tu
poi ti rechi in cucina,ti prepari un caffè
annoiandoti guardi,in televisione che c’è
Può sembrare normale,perfino banale
ma è molto importante per male
non c’è nulla nel mondo,che valga il momento
in cui penso di stare con te
Finalmente è mattino,poco dopo le sei
sento il naso ghiacciato,dall’aria gelata
faccio in fretta a comprare i giornali ed il latte per noi
Poi parcheggio di corsa,faccio a quattro le scale
apri un occhio,ti svegli,’buon giorno tesoro’
ritrovarsi abbracciato e scoprire che freddo……non fa
Adesso che son balente e che vivo per questo,
che debbo alla fame e al freddo la mia salvezza,
ricordati tu che corri e che vuoi farmi a pezzi,
che il cuore mi batte forte, ma dalla tristezza.
Il cuore mi piange forte, ma dalla tristezza,
se penso che un dì fratelli noi siamo stati
e se ti voltassi indietro, anche un solo momento,
vedresti che stai sparando, ma spari a te stesso.
Tu devi impedire che io diventi un balente,
non serve ammazzarmi se lo son diventato,
se insieme noi si corresse, ma verso la gente,
potrei ritornare quello che un dì sono stato.
Tra stanchi ferrovieri un poco buffi
notturne guardie, con grossi baffi
mandavan giù quel vino come fosse
un Dio con passi di velluto rosso
Per non pensar ‘Domani é un altro giorno’
e al puzzo di sudore in pieno inverno
che traspirava dai baveri alzati
dei loro pastranoni stazzonati
Un cameriere brutto quanto basta
ci prospettava riso, oppure pasta
sbirciava l’orologio e – si vedeva – ci odiava
E le puttane su sgabelli appollaiate
con quelle gambe certo troppo accavallate
offrivano agli sguardi di platea
la loro industria con la mercanzia
Mentre i magnaccia nei lapin impellicciati
con quei pesanti anelli grossi ed ostentati
bevendo rhum, contavano la grana
nel mentre che fumavano marjuana
Un fumo grosso si tagliava a fette
l’ora diceva quattro e zerosette
la filodiffusione diffondeva
una canzone, sì, Come pioveva
Seduti al tavolino si aspettava
il risottino, e intanto si capiva
di quanto fosse inutile parlare
di quanto fosse inutile sperare
Ci guardavamo muti dentro gli occhi
per una strada chiusa, senza sbocchi
pensando forse a un’isola lontana, lontana
Ed un barbone che sfogliava le attricette
forse sognando di palpar loro le tette
la sigaretta fatta con cartine
gli provocava tosse senza fine
Le mani vinte, sprofondate nelle tasche
ed un destino, dalle tinte troppo fosche
davanti a una schedina sfortunata
la nostra storia era così, finita
Questa é la storia di un piccolo bar
di quando il bar era ancora un magico porto
dal quale partivano navi, cariche di sogni di gloria
Al bar Renata c’è passata
c’è passata, tutta la mia gioventù
e i sogni ad occhi aperti vissuti là
Il rock and roll nasceva e noi
già poveri ma belli noi
imitavamo Marlon Brando e James Dean
E bulli e pupe un po’ così
camice scure, cravatte bianche
la testa carica di stelle
per inventarne delle belle
Un posticino, dove il vino
era servito ben ghiacciato
e nel cuore il caldo della gioventù
Allontanarsi tra la nebbia
per fumar, guardare il bar
come una nave illuminata in mezzo al mar
E poi rientrare per cantare
tutti insieme, tutti in coro
seguendo il grande Buscaglione
‘I found my love in Portofino….” sì…
Tra i fumi dei liquori
si parlava poi di amori che
per la metà non erano vissuti mai
E come naufraghi sperduti
per sentirsi vecchi amici
a noi bastava esserci un po’ guardati
Dai forza andiamo che ci aspettafumosa e calda ‘La Sirenetta’
stasera è sabato, ci ballano
domani poi, si dormirà
Poi a quel porto più sicuro
noi ritornavamo per
stringere le nostre mani, ‘Ciao..ci vediamo.’
(Solo musica)
Bella la vita mia, ogni mattina é qui
sulla mia faccia stampa un nuovo dì
un po’ nervoso io, specie di lunedì
trascino i passi mentre chiedo che
Giri come vogl’io e visto che ormai c’è
salute, amore e soldi porti a me
strana e fatale lei, fa quello che le va
di me può fare ciò che le piacerà
Bella la vita mia, che gode insieme a me
di tutto quello che di bello c’è
lei mi lusinga e poi, gioie e dolori da
come un’amante masochista va
Bella la vita mia, che si diverte a
a farmi innamorare se le va
oppure a fare che, lei ami un altro già
e mi farà soffrire se lo vorrà
Bella la vita mia, ma in fondo poi cos’è
un soffio leggerissimo che a me
tutto nasconde di, quello che mi accadrà
anche se imploro lei non me lo dirà
Quando a vent’anni poi, illuso mi farà
d’essere onnipotente come un Dio
come avrò fatto io, a capitare qui
in questo corpo vecchio di non so chi
Bella la vita mia, se mai dovessi io
decidere che mi ha stancato un po’
ne troverebbe lei, mille motivi perstare abbracciata e farsi amar da me
Vecchia e bambina lei, per un capriccio poi
potrebbe anche decidere che si
che si è stancata di, soffrire insieme a me
arrivederci e grazie, non c’è di che
Sono i tuoi occhi, due bianchi cristalli sereni
mentre cammini nell’aria di questa mattina
senti, ti dico, sono innamorato
sono innamorato di te.
Tu non rispondi e i tuoi occhi, gelosa, nascondi
io posso amarti, io posso perfino sognarti
io posso amare, l’azzurro del mare
ma non sono amato da te.
Ma non senti l’incanto
di un’aria profumata
che ti porta le note di questa serenata
fà che ritorni da me
con un sorriso
d’innamorata.
Ed io t’aspetto sperando, come ogni mattina
ecco che arrivi, tremando, mi vieni vicina
tu, sei l’amore e con il mio cuore, io non posso
amare
che te.
Hai sentito l’incanto
di questa serenata….
Come un miracolo tu
la mia preghiera hai ascoltato
e sei venuta da me, con un sorriso, d’innamorata.
Quando al mattino, mi faccio la barba
e sono contento
penso che ormai, dovrò cominciare
di nuovo a lottar un giorno nuovo, mi attende per strada
per prendermi a calci
eccomi pronto
sono già qui, per ricominciar
Adesso penso che sono con l’auto,
comincia il problema
passo col giallo e sento un fischietto
che trilla che trilla
pago un bel mille, poi scendo dall’auto
vicino a un cartello
sono altre mille, che non saprò mai
la fine che fan
Cari ragazzi, vedete che abbiamo
dei buoni argomenti
con i capelli, blue jeans e cartelli
saremo più belli
fate vedere che voi protestate
per cose importanti
e se lo fate per fatti italiani
io sono con voi.
Buon Natale al giorno pieno di serenità
Buon Natale agli uomini di buona volontà
Buon Natale a chi c’ha i piedi asciutti e da mangiar
Buon Natale a chi la neve aspetta e al caldo sta
Pace allora sia
Questo giorno sia
Per l’eternità
Buon Natale sia
Ma per chi c’ha i piedi freddi e niente da mangiar
solo il nostro augurio certo non gli basterà
ma se alla preghiera anche un’azione seguirà
non soltanto il cuore, anche la pancia sazierà
Buon Natale sia
Tutto l’anno si
Per l’eternità
Senza ipocrisia
Buon Natale / Merry Christmas / Feliz Navidad
Bonne Noel / God Jul Gott Nytt Ar / Hyaa Joulua
Haid Joulupuhi / S-Novom Godom / Feliz Natal
FrohesuWeinacten / linksmu sventu Kaledu
Forza allora sia
Con i fatti sia
Per l’eternità
Buon Natale sia
Il sole si affoga nel mare e mi toglie il suo assedio
la notte si sdraia sul mondo con l’abito nero
nella mia mente, c’è solo il sonno
ed il volto rosa di un sogno, che chiude i miei occhi
Un angelo di un altro cielo mi viene vicino
e poi dolcemente mi sfiora le labbra ma è vano
vola lontano, vola sereno
non so dove vai e chi sei, se tu sei qualcuno
A chi non sa, più perdonare
possa sereno dormire
a chi non è, mai stato amato
possa sognare d’amare
Al vento tra i rami che suona stupende canzoni
a gocce celesti di pioggia che lavano il cuore
oh buonanotte, storie d’amore
sul prato dei sogni felici, donatevi il cuore
La mia buonanotte a una fetta di tempo passato
ad una chitarra che suona il dolore dell’uomo
al mio paese, a un fiore rosa
al mio vecchio padre a mia madre
ed alla mia sposa
Sentire la notte più immensa
più immensa se lei non é qui
sentire lontano nel vento
qualcuno che canta per me
La notte è la stessa di luna
che insieme ci vide e ci amò
che amò gli occhi grandi di lei
dischiusi all’amore dei miei
Ma lei ritornerà
come una pioggia leggera
in questa notte serena
luce di candida luna
Più bella di così
io non l’avrò vista mai
non speravo più,tanta dolcezza
dentro il mio cuore
Il fiato condensato esce piano dal mio naso e vola via
portando i miei pensieri dal cervello, nell’azzurra fantasia
così per ritrovare tetti rossi e gatti in cerca solo d’amore
là dove il sole è caldo e anche d’inverno so che può scaldare il cuore
Ho ritrovato me stesso e cantando e sognando e vivendo
sono passato tra nani e giganti, scorticandomi vivo
tutto sommato però, diventando magari più uomo
E mi ritrovo in chiese, in piazze, in fonti, presi nel laccio da uccelli in volo
nel giorno che s’impiglia dentro le guglie di preziosi campanili
e in un rumore d’aratro che pettinando dolcemente dell’erba i fili
spaventa una pattuglia di bricconi, passerotti giocherelloni
Ho ritrovato me stesso e cantando e sognando e vivendo
restituendo per dieci, ogni attimo lieto che ho avuto
cento, per ogni barlume di felicità……
Un pezzo di terra che scomparirà
un pezzo di mondo che và
da tristi metalli coperto verrà
la gloria degli uomini questa sarà
(Emiliano & Coro muto)
L’odore dei soldi li nutre oramai
senz’occhi son tutti gli eroi
non sono capaci di udire mai più
la musica dolce del mondo che fu
(Emiliano & bimba)
Sotterrano grano, papaveri e poi
le grida felici di noi
sotterrano il regno dei padri per poi
piegarsi al miraggio di squallidi dei
(Bimbi in coro)
Un regno di macchine ci piegherà
nessuno avrà più volontà
un cielo di stelle al neon avrà
la sete per sempre vi abiterà
Un gruppo di bimbi contempla così
quel prato che fu verità
distrutto, squassato, sconfitto sarà
quel prato fortezza, quel prato fortezza
quel prato fortezza della libertà.
“Se credi nel giusto qualcosa accadrà
Se lotti ma con dignità
Dovrai ritenerti contento di te
Perché avrai voluto
Perché avrai creduto
Perché avrai lottato, per la libertà… “
Nel più bel sogno, ci sei solamente tu
sei come un’ombra che non tornerà mai più
tristi sono le rondini nel cielo
mentre vanno verso il mare
é la fine di un amore.
Io sogno e nel mio sogno vedo che
non parlerò d’amore, non ne parlerò mai più
quando siamo alla fine di un amore
piangerà soltanto un cuore
perché l’altro se ne andrà
Ora che sto pensando ai miei domani
son bagnate le mie mani
sono lacrime d’amore.
Nel più bel sogno ci sei solamente tu
sei come un’ombra che non tornerà mai più
questa canzone vola per il cielo
le sue note nel mio cuore
stan segnando il mio dolore.
Questa canzone vola per il cielo
le sue note nel mio cuore
stan segnando il mio dolore.
Quando grigio il ciel piangerà
so che non sarai più con me…
E’ passato un anno…ci pensi?!
come il tuo amore è già finito.
Alza il tuo bicchiere per me
pur se brinderai con un altro
e ricorda che proprio un anno fa
questo lo facevi con me!
Sei stata tu, solo tu, la più cara
e resterai la più cara per me, per me, per me!
Alza il tuo bicchiere per me
pur se brinderai con un altro
e ricorda che proprio un anno fa,
cara lo facevi con me.
Se una mattina ti svegli ed hai basso il morale
Se stenti un poco a partire, ho la ricetta per te
È una ricetta che il vento gelato d’inverno
Si porta sui tetti e scivola sopra balconi di neve
E passa furtiva nel cielo di gelo
Tra il bianco dei greggi e lungo le rive tra pesci e balocchi
E serve pure a curare le malattie di grandezza
A quelli che aprono la bocca e gli danno del fiato, così tanto per fare
Quann’ nun saje addo’ sbattere ‘a capa toja
Pecchè ‘sta massa ‘e fetienti tregua nun dà
Quann’ te vonno fa’ fesso a tutt’e manere
Ca’ faccia ingenua ‘e chi stess’ pe’ te salva’
Un buon frullato di poesia di Andrade e di Garçia
Servirà molto all’anemia di umiltà nel sangue tuo
Potrai guarire presto e bene con il Neruda in ignezione
Endovenose di Machado a giorni alterni e Prevert, una dose nel tè
Dovrai bere a più riprese un infuso Pavese
Dieci gocce di Montale, fa un po’ male se di più
E solo dopo pochi mesi, guarda il mondo e se ancora non va
Bevi pure un fiasco di discorsi velenosi
Quanta folla, che follia, và dal centro alla periferia
vino e baci, luci e voci, maschere che mettono allegria
C’è chi spera, chi dispera,c’è chi ride e chi ha malinconia
c’è chi corre, c’è chi vola, c’è chi fa l’amore e si consola
Santa Croce, ha la festa più bella del mondo
io amo tutti, ed è questo un amore profondo
voglio cantare, un canto rosso e bianco
voglio ballar, fin quando sono stanco
molto stanco che più stanco non si può
Carnevale, sui vestiti di tutta la gente
è Carnevale, nei pensieri che pensa la mente
per chi ha le tasche vuote e chi le ha piene
è Carnevale per chi và e chi viene
preso molto dalla voglia di cantar
Carnevale goder lo farà
L’allegria, questa sera, sul tuo viso è come una bandiera
se sei preso, dai pensieri, lascia stare è roba ormai di ieri
E’ già notte, non tardare, questa festa non ti può sfuggire
spensierato, devi stare, guarda quanto vino c’è da bere…
C’è una casa bianca che
io mai più la scorderò
mi è rimasta dentro il cuor
come la mia gioventù
Era tanto tempo fa
ero un bimbo e di dolor
io piangevo nel mio cuor
non volevo entrare la
Tutti i bimbi come me
hanno qualche cosa che
di terror li fa tremar
e non sanno che cos’è
E’ la casa bianca che
non vorrebbero lasciar
è la loro gioventù
che mai più ritornerà
ritornerà.
Che strano sentir che qualche cosa cambia nella propria vita
E avere l’impressione di toccarlo con le dita
E tutto a un tratto sei nella mia mente
E mi porti un’emozione vibrante
Pensare in attimi veloci a quello che ora sto per fare
E aver per un istante voglia di voler fuggire
Ma poi sentirti piano respirare
E scordare tutto e tutti, amore
Amore mio, amore mio
Io sto nascendo adesso e con te vivo
Non mi svegliare se sto sognando
Amore, non mi svegliare
Amore, così non l’ho mai fatto e spero che ora tu mi creda
La mano che ti trema e sento la tua pelle nuda
E poi chiudendo gli occhi piano piano
Dolcemente ti sussurro, “Ti amo”
Ascolta, ascolta per la prima volta come batte il cuore
Un attimo di vita vera e sai cos’è l’amore
Si tende e poi si stringe la tua mano
Stai nascendo nel mio cuore, amore
Amore mio, amore mio
Non tremi più, ti tengo stretta io
Adesso vivi
Per sempre insieme a me, amore mio
Se io mi metto a cantare
posso far soldi più di un pascià
E se non so cosa fare
imito quelli che lo fan già
Come Adriano ora faccio e vedo se va
vedo se posso cantare come lui fa… come Adriano
“Ora sei rimasta sola
piangi e non ricordi nulla”
Ecco, lui muove la faccia
la gente ride chissà perchè
Canta il suo pezzo più bello
piange con te, mi chiedo perché
Adesso provo a ripetere quello che fa
e son certo il successo, mi arriverà….come Adriano
“Questo ragazzo della via Gluk
si divertiva a giocare con me
ma un giorno disse ‘vado in città’
e lo diceva mentre piangeva…”
Ma non c’è niente da fare
questo ragazzo della via Gluk
No, non si può imitare
non puoi toccare chi stà più in sù
Forse son io che non valgo e non so cantare
faccio due smorfie mi muovo, riuscirò….
La, la, la, la, la, la, la, la, la, la…..
Mi viene il magone
mi trema la voce
se penso a com’era
la mia S.Croce
Su’ Fossi era bella
sembrava un cortile
ci si passeggiava
le sere d’Aprile
Di Maggio venivan
da tutti i paesi
chè c’erano i GIOCHI
de’ Santacrocesi
adesso che è solo
quel grande parcheggio
tra il fumo si cerca
di farsi un passaggio
Nel tempo bello che fù
tempo di sogni e poco più
si pedalava in tanti gruppi
senza esse’ Coppi o Bartali
e s’andava discorrendo
tutti in concia a lavora’
Poi la sera nei bar
qualche mezzino andava giù
con la televisione accesa
si guardava Mike Bongiorno
oppure si giocava a briscola
e qualcuno a sfranella’
E a Carneval
s’impazziva tutti un po’
con il Babbeo, con Cannonicchio
con Evandro, Piripicchio e Miredò
E poi su e giù
beffeggiando sempre più
ci si fermava al barre da Uccello
si beeva un buon vinello e poi su e giù
Festa al Guerrini e anche noi
certo non si mancava mai
coniglio fritto e ribollita
tra la polvere in salita
poi sul prato in mezzo ai fiori
tutto il giorno pe’ punta’
E nell’estate da eroi
al mare ci s’andava poi
prima si stava lì ‘n su’ Fossi
ir Jubbosse di Renata
ci cantava ‘Come prima
più di prima t’amerò….’
E a Carneval
s’impazziva tutti un po’
con il Babbeo, con Cannonicchio
con Evandro, Piripicchio e Miredò
E poi su e giù
beffeggiando sempre più
ci si fermava al barre da Uccello
si beeva un buon vinello e poi su e giù
Fine Novembre e un bel dì
c’era la Fiera proprio lì
su’ calci ‘n culo e l’autoscontro
ci si rovinava l’ossa
pe’ fa’ i Rambo di quel tempo
solamente pe’ chiappa’
Le ragazze che vòi
si ci snobbavano di più
ma il venticinque di Dicembre
tutti in chiesa a mezzanotte
freddo becco e odor d’incenso
e noi lì, sempre pe’punta’
Ma il Carneval
resta un filo lungo che
ci ricollega con il passato in cui si diceva
“Polenta a palle e morte mai”
Se a lavora’
con la macchina si va
e se la pòra bicicletta è su ‘n soffitta
e noi non si discorre più
Ma il Carneval
ci riporterà laggiù
quando eravamo meno furbi, un po’ più buoni
un po’ più onesti, un po’ più noi
Si, se il blù sarà più blù
se la vita avrà qualcosa in più
se mai fine avrà l’amore se
se ti senti giù e hai bisogno di un amico che
resti a farti compagnia, se vuoi
ecco ci sarò, io
Ringrazio il cielo che mi ha dato questa voglia
ed anche un pò di fantasia
E con le dita strimpellare una chitarra
per un pò di compagnia
Se sono triste suonerò soltanto un blues
magari inventerò parole dove tu
ti senti ancora innamorata e senza me
amore, tu non vivi più
Chissà se poi la mia canzone piacerà
se nella testa di qualcuno resterà
Se arriverà lontano dove c’è più freddo
e qualche cuore scalderà
Come farei, come farei, come farei
come farei, come farei, come farei
se non potessi dar colori a questa vita
con quella musica che è in me
Ma, su cosa nascerà
può dipendere dal giorno se
è di quelli grigi oppure c’è
sole a volontà che ti mette dentro l’anima
una voglia di cantare si
ecco ci sarò, io
Chissà se serve per barare con me stesso
quando provo nostalgia
e mi ributto a capofitto tra le note
con un poco di follia
Raggiungerò gente perduta chissà mai
gente che ama, che non ama i propri guai
gente che ride, fuma, soffre, gente amara
che s’inventa là per là
Gente che butta la sua vita e non lo sa
gente sconfitta e gente che non pensa mai
Gente che gioca, vince, perde, gente allegra
che anche il cielo aiuterà
Come farei, come farei, come farei
come farei, come farei, come farei
Se c’è qualcuno questa notte che mi ascolta
forse allora capirà.
Quando è sera e il sole se ne va
dall’altra parte del mare
sento in cuore in certo non so che
Ma cosa sarà, ma cosa sarà
yep, yep, yep,booh, mamma cosa sarà
Tornerà, domani tornerà
sarà di nuovo con me
ma così, stanotte freddo avrò
ma cosa sarà, ma cosa sarà
yep, yep, yep, booh, mamma cosa sarà
Ma curami tu
con il tuo corpo, tu
è febbre d’amor
quella che sento in cuor
Resta tu, se il sole se ne va
e freddo più non avrò
ti dirò, che secondo me
ma cosa sarà, ma cosa sarà
yep, yep, yep, booh, questa è voglia di te.
Alla fine scopre il giorno
le miniere della luce
nubi e sogni tutt’intorno
non c’è niente di più pure che dia pace
Abbandono il mio pianeta
terra di sbadigli e oblio
della musica più vuota
e di automi senza cuore e senza Dio
Và più su, va più su, va più su
su nel cosmo, tra costellazioni blù
Vola e và, vola e và, vola e và
su nel cosmo, nella grande immensità
Astronauta tra le stelle
navigando in vuoti d’aria
vado in cerca, un po’ ribelle
di Galaxia la fanciulla planetaria
I suoi seni d’aria pura
il suo ventre tiene il mare
i suoi occhi d’acqua chiara
la sua fronte, come un sole può scaldare
Và più su, và più su, và più su
su nel cosmo, tra costellazioni blù
vola e và, vola e và, vola e và,
su nel cosmo, nella grande immensità
Me ne andavo nel buio da solo
perché t’avevo detto addio
mi sorpresi a parlare d’amore
d’amor, col cuore mio
ad un tratto sentii che i miei occhi
eran pieni di lacrime
perché se interrogavo il mio cuore
lui non rispondeva e moriva per te
Mi fermai sotto un triste lampione
piangendo di disperazione
la mia vita passò in quel momento
fu come una canzone
poche note felici e ridenti
con l’ultima più disperata
la tua voce, veniva dal vento
danzava nell’aria e cantava per me
la canzone di tutta una vita
non era finita e diceva così:
Se parli al cuore e il cuore non ti risponde
no, non vuol dire che, che non ti sente
se il cuore non risponde è perché piange
se il cuore piange sai, che piange per amore
Poi scomparve il tuo canto in un volo
rimase il vuoto e un uomo solo
ed allora capii che l’amore, tornava nel mio cuore
corsi a casa, felice e ridendo
la mia ragazza ci trovai
l’abbracciai forte, perdutamente, baciando il suo volto
e piangendo con lei
con amore, dolcissimamente, la vita io dissi, la dedico a te.
Quante cose pazze nella mente non mi resta che sognare
mi è bastato di parlarti un poco e non so più che fare
se io fossi uno scultore, una bianca statua ti farei
e se fossi un gran pittore il tuo volto io dipingerei
Posso solo scrivere canzoni ed una te le voglio fare
salgo sul soffitto, tolgo una ragnatela e mi siedo
incomincio a metter giù le note accompagnando le parole
spero tanto che il buon Dio ti ricordi che ci sono io
Io spero che ti piaccia immensamente questa canzone mia
siccome sto scrivendola per te che sei la vita mia
vorrei che fosse dolce come il vento
la musica più bella che io sento
e le parole un grande sentimento
Mio Dio no, non riesco, è troppo poco per te
Forse faccio meglio a non sperare di poterti ritrovare
ma c’è qualche cosa d’importante che ti vorrei dire
pensa, non ricordo più nemmeno il colore dei tuoi occhi
so soltanto mentre piango, che più dolci non ne ho visti mai
Era scritto nel destino, fin da quando tu
giocavi da bambino con la spada ed un fucile
e con le mani sporche e con il fango sui calzoni
lottavi in mezzo al vento per tenere, un aquilone
e con il viso rosso per il freddo, tornavi a casa
di certo nella mente solo il gioco, avevi tu
Ma un giorno in una casa
a mille miglia dalla tua città
si accese una lampada rosa
ero nata, ero nata, ero lì per te
E adesso insieme a me camminerai
perché tu sei il mio uomo e non lo sai
nel cielo c’è qualcuno che lo sa
e quando lo vorrà, da me ti porterà
Certamente non pensavi, non pensavi a me
il tempo dei giocattoli spariva a poco a poco
e cento amiche nuove t’insegnavano altri giochi
dei giochi per i quali dolcemente batte il cuore
e forse per qualcuna tu hai pensato, che fosse amore
ma non avresti mai potuto amarla, lo sai perché?
E da quel giorno io per te ho vissuto
e tu verso di me hai camminato
nel libro del destino c’eri tu
per questo ora sei qui, per questo t’amerò!
Fiocchi di neve che cadono giù
torna Dicembre nel cuor
bianco è il ricordo del tempo che và
e che mai più tornerà
Sono in un prato di nuvole e poi
vado ad un passo dal ciel
sento dal coro degli angeli
una canzon d’amor
……………………..
(Coro): Tutto é più caldo
e nel mondo c’è amor
mentre la neve vien giù
Tutto é più caldo e nel mondo
c’è solo l’amore
Per lei ho fatto veramente tutto
perchè l’amavo e mi sembrava brutto
di non accontentarla in qualche cosa
visto che sì, era quasi la mia sposa
E prima io vivevo in due stanzette con un bagno, e cucina
amici per giocarci a carte, bere e ubriacarsi insieme, fino al mattino
a me sembrava d’essere felice o perlomeno era quello che cercavo per me
a tutto ho poi dovuto rinunciare nel buon nome dell’amore
e va bene così
Magari a me piaceva stare tutto il giorno dentro il letto, a fare l’amore
ma ci ho dovuto rinunciare, il letto – lei diceva – serve, per dormire
per lei m’ero vestito con camicia e con cravatta e la solita maglietta mia rotta
sparì coi consumati calzoni, due vecchi scarponi
e va bene così
Sai che la buona società, non ti potrà accettare mai
con quel tuo modo assai strano di vivere
Per lei ho fatto anche così
rinuncianciando alla mia personalità
sopra di tutto m’importava lei
E dopo aver compiuto, bene o male, questa grossa trasformazione
credevo d’esser pronto a conquistare senza dubbio, miglior posizione
ma un giorno la cretina, non si è mai più presentata
e la mia vita adesso ha un’aria sconosciuta
se prima io bevevo per godere, adesso ricomincio a bere
per scordarmi di lei
Ma forse è andata meglio come è andata, cosa resta della vita
se son tutte virtù
Tu sai che mai, mai, mai, mai più ti lascerò!
Dimmi cosa c’è, ti vedo un po’ delusa
Quando sei con me, non essere gelosa
Se mi vuoi credere ancora
Saprò donare a te l’amore che cerchi da me
Dimmi cosa c’è, non essere gelosa
Amo solo te perciò ti chiedo scusa
Può capitare in amore
Ma so che mai, mai, mai, mai più ti lascerò!
Forse ho sbagliato, perdonami
Piange il mio cuore per te
Dimmi cosa c’è, non essere gelosa
Amo solo te perciò ti chiedo scusa
Può capitare in amore
Ma so che mai, mai, mai, mai più ti lascerò!
Forse ho sbagliato, perdonami
Piange il mio cuore per te
Dimmi cosa c’è, non essere gelosa
Amo solo te perciò ti chiedo scusa
Può capitare in amore
Ma so che mai, mai, mai, mai più ti lascerò!
Partimmo insieme,per una conquista
in tasca soltanto un caffè
Lei mi stimolava,con mille proposte
nascoste ben dentro di se
offerte di sogno per me…………. yep babamaum babamaum mamma ma-u
Voglio parlarne, per qualche minuto
mi sembra anche giusto, perchè
talmente è bella, che quasi scintilla
la luce più luce, lei fa
Con lei ho trascorso, momenti felici
e sempre mi ha dato di più
e se l’accarezzo, con queste mie dita
lei vibra d’amore per me
lei vibra d’amore per me
DO SOL DO MI – sempre lei mi dirà di si
DO SOL DO MI – certo che non mi tradirà
raccontare saprà di me, di ciò che sono se mai le andrà
………………………
Lei fa l’amore lei
se questo è quello che io voglio, lei lo fa
se sono triste, lei
triste diventa dolcemente stretta a me
Abbandonata, la dolce fatica
restiamo abbracciati io e lei
col corpo aderisce, l’intesa finisce
ma se la riprendo, lei c’è
la dolce chitarra per me
la dolce chitarra per me
Dove se, dove sei, dove sarai tu
grande sogno, primo amore, gioventù
dove sei tu?
Sei lontana, ma vicina sei
stella dei vent’anni miei
del mio cuore, più che un bel ricordo sei
Dove sei, dove sei, dove sarai, tu
se potessi, certo t’amerei di più più
di così
quanto tempo è caduto ormai
sopra i nostri giorni, ma sai
che quei giorni, porto chiusi dentro me
Il tempo non cancellerà
momenti dolci che ho passato
giorno felici che ho vissuto
vibrano ancora dentro me
Resti bellissima così
ragazza della primavere
per te non si farà mai sera
il sole sempre splenderà
Dove sei, dove sei, dove sarai, tu
il sapore di avventure che mai più
io rivivrò
Con la testa che volava via
sulle ali della fantasia
dai miei sogni, tu non svanirai mai più.
E accade che
così improvvisamente m’innamoro io
e accade che
sei bella come ti volevo, sei davvero tu
amore mio
improvvisamente sei chi voglio io
amore, amore
non credevo di poterlo ancora dire
ed invece adesso t’amo da morire
E accade che
per qualche cosa in cui davvero non credevo più
e accade che
sono capace di gioire e anche di piangere
amore mio
cosa accade non lo so neppure io
amore amore
come un vento caldo soffia nel tuo cuore
quello stesso vento soffia nel mio cuore
Non m’importa sapere come andrà a finire
non m’importa sapere quello che verrà
l’importante per ora è vivere l’amore
il domani per me sarà quel che sarà
E accade che
mi sento come il ragazzino di tanti anni fa
e accade che
crollasse il mondo adesso non m’importerebbe più
amore mio
tu il passato, tu il presente, tu il mio Dio
amore amore
improvvisamente sboccia nel tuo cuore
Ehi voi….cantate insieme a noi
Ehi dai….noi siamo qui per voi
Ehi voi….gridate più di noi
Ehi voi….ballate insieme a noi
Quello…..che noi suoniamo a voi
Ora………ci scateniamo noi
Ehi voi….il ballo finirà
Ehi voi….venite tutti qua
Fate……..come facciamo noi
Cose vedrai mai viste, mai
che ti passavano vicino
come il sorriso di un bambino
di cui non t’accorgevi mai
La notte più non dormirai
vedrai, ti mancherà il respiro
dirai più volte: ‘te lo giuro’
e soffrirai, sì soffrirai
E’ l’amore, è l’amore
che ti scivola addosso e ti batte nel cuore
è l’amore, è una festa
te lo trovi improvviso che scoppia quì in testa
E’ l’amore, Emiliano
è nascosto nell’ansia di averti vicino
in una mano sarà, se generosa
sarà in un bacio, in un sorriso
una carezza sarà o una rosa
………………………..
E’ l’amore, Emiliano
ti fa fare ridicole cose, l’amore
con mille draghi per lei, lotterai
per un suo bacio, darai la luna
mille sciocchezze farai, per amore
Dice: per mantenersi sempre in forma
è bene usare questa buona norma
se tutti i giorni proprio non si pole
di farlo almeno quando è carnevale
Taglia e poi cuci stoffe colorate
ed una mascherina fai da te
dietro nascondi tutti i tuoi problemi
e per le strade, mettiti a cantar
Viva la gente che sta in pace
evviva noiche siam bellissimi,spensieratissimi
A quelli tristi noi diciamo
o bischeri
ma mascheratevi e divertitevi
A quelli che governano la terra
e sembra voglian farsi sempre guerra
noi tutti che si vive a Santa Croce
diciamo che si vòle stare in pace
E allora vi s’insegna una ricetta
che certo molte cose svelerà
nel mentre il Carnevale noi s’aspetta
perché ‘un venite ‘n concia a lavora’
Viva la gente………Dice: per mantenersi sempre in forma
è bene usare questa buona norma
se tutti i giorni proprio non si pole
di farlo almeno quando è carnevale
Taglia e poi cuci stoffe colorate
ed una mascherina fai da te
dietro nascondi tutti i tuoi problemi
e per le strade, mettiti a cantar
Viva la gente che sta in pace
evviva noiche siam bellissimi,spensieratissimi
A quelli tristi noi diciamo
o bischeri
ma mascheratevi e divertitevi
A quelli che governano la terra
e sembra voglian farsi sempre guerra
noi tutti che si vive a Santa Croce
diciamo che si vòle stare in pace
E allora vi s’insegna una ricetta
che certo molte cose svelerà
nel mentre il Carnevale noi s’aspetta
perché ‘un venite ‘n concia a lavora’
Viva la gente………
Che farei, senza la mia azzurra malattia
che farei, senza questa immensa fantasia
non potrei certo vedere le finestre
piangere di pioggia nella sera
e non potrei di certo mai sapere
di che colore è un’ora
e non potrei di certo immaginare
che l’aria che ti tocca non respira
e non potrei vedere l’acqua,
vivere felice insieme al fuoco
che farei, senza la mia azzurra malattia
senza un’infinita Fantasia.
Io posso per un’ora
volare nell’eternità del cielo
e per ogni minuto di quell’ora
io vivo come in un’eternità
io posso arrampicarmi sopra i rami
scaldare i pettirossi con le mani
pregare il Dio degli alberi
per far che io veda nascere un lillà.
Con la mia grande, immensa azzurra malattia
per i campi vedi andar la mia tristezza
di neve e solitudine vestita
e posso far bagnare il corpo mio
come se fosse il mondo
L’Europa è la mia testa e pensa
L’America è il mio petto che respira
le braccia l’Asia e l’Africa
e le mie gambe l’Artico e l’Australia
chi sarei, senza la mia azzurra malattia.
E posso dare al mondo anche il mio cuore,
perché possono
scrivere su di esso una parola: AMORE.
Che farei, senza la mia azzurra malattia
che farei, senza questa immensa fantasia
non potrei certo vedere le finestre
piangere di pioggia nella sera
e non potrei di certo mai sapere
di che colore è un’ora
e non potrei di certo immaginare
che l’aria che ti tocca non respira
e non potrei vedere l’acqua,
vivere felice insieme al fuoco
che farei, senza la mia azzurra malattia
senza un’infinita Fantasia.
Io posso per un’ora
volare nell’eternità del cielo
e per ogni minuto di quell’ora
io vivo come in un’eternità
io posso arrampicarmi sopra i rami
scaldare i pettirossi con le mani
pregare il Dio degli alberi
per far che io veda nascere un lillà.
Con la mia grande, immensa azzurra malattia
per i campi vedi andar la mia tristezza
di neve e solitudine vestita
e posso far bagnare il corpo mio
come se fosse il mondo
L’Europa è la mia testa e pensa
L’America è il mio petto che respira
le braccia l’Asia e l’Africa
e le mie gambe l’Artico e l’Australia
chi sarei, senza la mia azzurra malattia.
E posso dare al mondo anche il mio cuore,
perché possono
scrivere su di esso una parola: AMORE.
Tu mi prendi, quando credi
ti avvicini, ti allontani
tu mi prendi a piene mani
sembra strano, ma mi va
che fenomeno però che sei
Anche un poco solamente
è stupendo averti accanto
mentre affondi, com’è bello
le tue labbra nel mio collo
che fenomeno però che sei
Riposarsi per fumare
poi di nuovo giù a giocare
agli assalti che mi porti
coi tuoi seni grandi e forti
Sembra quasi, caso strano
che tu possa starmi in mano
la tua mano che mi tocca
che mi porta alla sua bocca
che fenomeno però che sei
La tua bocca, gran corsara
non è mai per niente avara
la tua schiena senza pace
e mi piace ho, se mi piace
che fenomeno però che sei
Poi fermarsi nuovamente
per far riposar la mente
e scherzare con i piedi
poi di nuovo se lo chiedi
Ci vuol poco per capire
quando vuoi ricominciare
non è lunga mai l’attesa
sono accanto a te distesa
che fenomeno però che sei.
Carnevale, quando scoppia dentro il cuore
spensierato devi stare, se vuoi goder
Carnevale, Carnevale a Santa Croce
porta a tutti un po’ d’amore, felicità
Un anno intero è passato da quando
ci siamo lasciati, più belli che mai
per un altr’anno abbiamo vinto la battaglia con la vita e i guai
Nel cielo vola una vecchia canzone
che fa confusione ancora di più
e che si mescola nell’aria profumata della notte e và
Il carnevale ti dà fantasia
e un po’ di magìa che non guasta mai
questa è la festa più festosa
e più allegrosa che nel mondo c’è
E se decidi di passarla a Santa Croce
questa festa tra le feste ancor più festa sarà
e il Carnevale a Santa Croce ancor più magico ti sembrerà
Carnevale, quando scoppia dentro il cuore
spensierato devi stare, se vuoi goder
Carnevale, carnevale a Santa Croce
porta a tutti un po’ d’amore, felicità
E’ Carnevale, gridiamo e cantiamo
a gola spiegata più forte che mai
un dolce canto biancorosso che anche il cuore ti riscalderà
e se qualcosa ti sta dentro il gozzo
tu sputala fuori e vedrai se ne andrà
e se sorridi a Carnevale anche la vita ti sorriderà
Carnevale, quando scoppia dentro il cuore
Tu mi prendi, quando credi
ti avvicini, ti allontani
tu mi prendi a piene mani
sembra strano, ma mi va
che fenomeno però che sei
Anche un poco solamente
è stupendo averti accanto
mentre affondi, com’è bello
le tue labbra nel mio collo
che fenomeno però che sei
Riposarsi per fumare
poi di nuovo giù a giocare
agli assalti che mi porti
coi tuoi seni grandi e forti
Sembra quasi, caso strano
che tu possa starmi in mano
la tua mano che mi tocca
che mi porta alla sua bocca
che fenomeno però che sei
La tua bocca, gran corsara
non è mai per niente avara
la tua schiena senza pace
e mi piace ho, se mi piace
che fenomeno però che sei
Poi fermarsi nuovamente
per far riposar la mente
e scherzare con i piedi
poi di nuovo se lo chiedi
Ci vuol poco per capire
quando vuoi ricominciare
non è lunga mai l’attesa
sono accanto a te distesa
che fenomeno però che sei.
Verso l’una e trentatrè, l’altra notte
mentre uscivo da Renata, il mio mitico caffè
chi t’incontro?: Quel modello settecentoventitrè
Gli chiedo: “O Poldo, o quando s’e’ tornato eh?
(Canto) :
La Bibbia ce l’ha pure raccontato
appena il figliol prodigo fu tornato
il babbo disse: ‘Oi te, nato’r d’un cane
se tu se’ ritornato ha’ fatto beneS’ammazzerà l’agnello quello grasso
e vino si berrà a più non posso
così si dirrà noi per questo evento
che Poldo porta al vecchio su’ convento
Poldino é ritornato
nel vecchio gruppo degli Spensierati
ma senza alcun rancore per la Lupa
ritorna, gliel’ha detto pure il Papa
In fondo siamo amici
a Carneval rivali, non nemici
offriamo quindi a tutti un grasso agnello
di vino se ne beve un caratello
Così pur di salvare il nostro orgoglio
saremo spinti tutti a fare meglio
e allora lavorando tutti in pace
a vincer sarà sempre Santa Croce
E, se pure è stato un sogno lieve
un bel sogno, bianco come Neve
no, non andar via, via ,via
non andar via, via via, via
Ché ne soffrissi solo per un sogno
vorrebbe dire che di te ho bisogno
e invece mentre scorri tra le dita
un sogno ormai diventa la tua vita
Non andar via, via, via
non andar via, via, via
Stringo forte gli occhi, resta ancora
un minuto, non ti chiedo un’ora
non andar via, via, via
non andar via, via, via
Ma ecco già sparisce il tuo bel viso
resta soltanto l’ombra di un sorriso
poi tutto si confonde nella mente
e non rimane niente, proprio niente
Non andar via, via, via
non andar via, via ,via!
Si sentiva nell’aria un profumo che dava alla testa
diciott’anni e nel cuore è lo stesso che averci una festa
e canzoni e illusioni e sognare
non costa niente sognare
canzoni, gloria ed amore
Ero io quel ragazzo che osava sfidare le stelle
che nel buio sognava di vendere cara la pelle
non è facile ma son sicuro
io di spuntarla lo giuro
io di spuntarla lo giuroIo suonerò, certamente io canterò
oppure a recitare proverò
perchè qualcosa mi spinge dentro
Non tornerò, anche se sconfitto, indietro non ritornerò
ho già deciso, vado e poi sarà quel che sarà
l’artista è un uomo e va fino in fondo
E partire lasciando alle spalle anche disperazione
un addio frettoloso agli amici non senza emozione
ciao ragazza non piangere, vado
non aspettarmi io vado
nel mio destino io credo
Quanta rabbia e dolore e negli occhi si annida la notte
delusione, il successo non viene, le ossa son rotte
quando arriva sei come impazzito
il cielo tocchi col dito
non è l’inizio, è finito
…………………..
Ma nel buio continuo a sognare
non costa niente sognare
canzoni, gloria ed amore
Se a una donna tu doni una viola, viola d’amore
Se la prendi per mano e la stringi più forte che puoi
Se non dormi la notte aspettando che venga domani
Non si posson contare le notti che non ho dormito
Se tu pensi alle cose più belle, se tu pensi alle stelle
Se tu pensi alle piogge d’aprile, alle sue serenate
Se a lei dedichi frasi più belle e più delicate
Devi solo sapere che io le ho sofferte e cantate
Se ti senti felice soltanto ad averla vicino
Ciò vuol dire, vuol dire che tu, hai trovato l’amore
Se tu pensi alle piogge d’aprile, alle sue serenate
Se a lei dedichi frasi più belle e più delicate
Devi solo sapere che io le ho sofferte e cantate…
Io lo so
fuggire dovrò
e sai tu perché
per non morire
Dove andrò
nessun lo saprà
cavalca con me
il mio soffrire
Lungo il fiume non cerco l’oro
da quando amo te
sei tutto l’oro del mondo per me
Dove andrò
nessun lo saprà
è fatto così
il mio destino
Ti vedrò
dovunque sarò
e tu guiderai
il mio cammino
Lungo il fiume…
Il mondo già si sveglia
Coperto dalla neve
E gli alberi rivivono
Un sogno bianco e lieve
Un sogno di foglie
Non verdi ma ingiallite
Che un giorno son cadute
E nessuno più raccoglie
Gennaio mi porta tanta tristezza nel cuore
E vedo in un sogno che tu non ci sei più
Non ci sei più
Con passo più leggero
La notte ormai s’avanza
E chiudo le finestre
Sognando tanti fiori
Tanti fiori…
Tu no, tu no……. Ghetto
Eppure qua dentro il cervello mio
qualche rotella vive e ci lavora
qualcosa ho dato quindi certamente anch’io
sommato tutto, in fondo, fare ciò mi onora
così, razionalmente, certo Dio non sono no
dai, non mi frantumare dai….. non far così
Tu no, tu no…….. Ghetto
Ché solo in base al mio sapere creo
seguendo strade che mi detta il cuore
io scrivo e in più disegno e canto ciò che è mio
e faccio spesso rima, cuore, fiore e amore
perchè ci credo fermamente e sempre lo farò
è inutile che insisti sai….. non cambierò
Io credo molto di più nel cuore
che nelle chiacchiere e blà, blà, blà
per questo tu non mi condannare
lo faccio, sappilo, con onestà
Se ho visto gente che si emozionava
mentre cantavo, vuol dire che
và rispettato il loro sentimento
se pure è quello che, non provi te
…………………….
Tu no, tu no……… Ghetto
Ma quando il dubbio mi attanaglia, quando
sono assalito da incertezze, mille
mi chiedo un po’ perplesso, forse sto sbagliando
e un po’ abbacchiato piego il capo nelle spalle
ma allora di emozioni ne avrò date oppure no?
mah, io credevo di sì… tu dici no
Tu no, tu no……. Ghetto
Vado allo specchio mi ci guardo fisso
direttamente dentro le pupille
poi mi domando triste, con quel dubbio addosso
sono un artista oppure sono un imbecille
io Dio, ma fino ad oggi ho dato tutto, oppure no?
beh, io credo proprio di sì…. altrochè, sì
Avere un po’ di fantasia, non fa mai male
in questo modo si potrà sognare il sole
e noi che siamo belli e Spensierati
e che di fantasia, siamo dotati
con una grande passione
senza badare alle spese
e per la tradizione del paese
Gridiamo forte: ‘Benvenuto Carnevale’
e liberiamo un canto dalle nostre gole
questa canzone allegra e dedicata
a tutti quelli che non l’hanno amata
e usando la fantasia
compiamo un’altra magia
noi che possiamo ce ne andiamo via
Voliamo,nell’isola del sole
voliamo, fin dove si vuole
con un che vale più dell’uranio
e che si chiama Ascanio
un po’ di stoffa, ago e cotone
regala un’illusione
Coraggio, non siamo gelosi
nemmeno, di questa canzone
basta cantar, come cantiamo noi
ed in Giamaica tutti ci porterà
Te ne andasti di Giugno e un anno è trascorso sai
l’erba nei campi era verde ormai
c’era il profumo dei fior
Io ne colsi un gran fascio e ai piedi te lo gettai
ma non potevi fermarti mai
non ti potevi fermar
Tu, come le onde in tempesta del mar
nulla risparmi mai
…………………..
Io ne colsi un gran fascio e ai piedi te lo gettai
ma non potevi fermarti mai
non ti potevi fermar
Tu, come le onde in tempesta del mar
nulla risparmi mai
(Coro): Giugno dorme in lenzuola rosa e non pensa a te
(voce): no, no, non pensa a te
(Coro): Giugno dorme in lenzuola rosa e non pensa a te
(voce): no, no, non pensa a te
Questa amata e odiata musica
nascosta in mille angoli
dà luce a volto ed anima
Mescolata alla mia vita
mi sta incollata addosso
con più di mille dita
Questa pazza, pazza musica
sempre a morire o nascere
o eternamente a fingere
E posso amare, odiare, piangere o scherzare
essere cattivo o buono
vigliacco oppure eroe, posso esser forte o debole
grandissimo o nessuno
Bugiardo o anche sincero, simpatico, romantico
o faccia da galera
Questa mia bastarda musica
con le sue arti magiche
impossibili, fantastiche
Ti porta nel passato
ti ributta in faccia tutto
chi tu sei, chi tu sei stato
Ti proietta nel futuro
bello, brutto, un pò inventato
con la musica è già nato
E posso amare…
Questa mia dannata musica
quando mi sento stanco
mi fa la corte e spasima
Giorno e notte mi desidera
son padrone eppur mi domina
questa grande, grande musica.
Che sera fredda ma tra poco verrà lei
che viene apposta a fare l’amore
poi si vedrà che cosa fare
Ho già spazzato, fatto il letto e dato il cencio a terra
qua fin’ora c’era tanta confusione come in guerra
Son mille volte che l’invito a casa
ma mi ha inventato sempre qualche scusa
poi finalmente adesso l’ho spuntata
forse per me, s’è presa una sbandata
Quando verrà io le farò trovare
candele accese e musiche d’amore
e se ci penso mi galoppa il cuore
Non so cos’altro ancora posso fare
ora dovrò soltanto far l’amore e non tremare
Nelle mie mani la farò vibrare
e dolcemente la farò pentire
d’avermi fatto fino a qui morire
Non so cos’altro adesso posso fare
ora dovrò soltanto far l’amore e non tremare
Lì c’è il mio cane con aria scettica e pensosa
si chiederà se farò l’amore
ma certo che farò l’amore
L’amore ed anche con qualche cosa di più
Sta’ certo non ne dubitare, ma ti va proprio di scherzare
Tu dici, se ne sbatte dell’invito
ti sbagli certamente lei me l’ha garantito
e poi, ma guarda un po’ che cosa strana
non ho mai visto un cane menagramo
Non è venuta hai vinto tu cane bastardo te ne pentirai
se avessi un osso non te lo darei
Starà ridendo adesso, certamente
ma io l’annullo tracannando vino nella mente
Sono un grand’uomo in questo sì, per Dio
a non amarmi ci rimette lei
che lo sapesse come lo vorrei
Scusami tanto adesso ti do l’osso
ma prima fammi bere a più non posso
a più non posso, come un gran fesso
Guardo
vedo nel tuo ciel
una stella
luminosa è la luce
del tuo amore
che brilla lassù per me
E ti sento
più vicina anche se mi sei
lontana
e mi sfiora il tuo pensiero
dolce amore
e ti vedo accanto a me
Guardo
verso il cielo
la tua stella
è più lucente
e il mio cuore è vicino
ogni istante, a te.
Oh come sarebbe stato bello nascere ad Harlem
sarei vissuto tutti i giorni in mezzo al rock
sarebbe bastato accendere a caso la tele di Harlem
che un gruppo di artisti m’avrebbe investito con musica pop
E per grande sfortuna nessuno in Italia che imiti Harlem
che bello sarebbe veder scimmiottare la gente di là
così finalmente potremmo capire ed amare più Harlem
perchè qui da noi ci copiamo anche troppo e di più non ci va
(Coro) Harlem/Everybody can’t you see
Harlem/Everybody follow me
Oh che fantastico sarebbe stato di nascere ad Harlem
avrei potuto sentire cantare in inglese perchè
perchè in italiano nessuno ci canta alla tele di Harlem
come del resto facciamo in Italia con quelli di là
Perchè anche da noi quando accendi per caso la televisione
vediamo e sentiamo soltanto italiani ed è giusto così
perchè son richiesti gli artisti italiani e non quelli di Harlem
produttori e registi ci danno una mano affogan…..pardon, tirandoci su
Ancora una volta ho rimasto solo
m’hai lasciato pure tu
non so perché, non so perché
nessuna ragazza poi rimane, poi rimane con me
Stavolta parlerò da solo
mi dirò: ragazzo così non va
lasciala in pace per carità
quella ragazza non fa per te
e non scommettere dai
tanto è sicuro che perderai
Ancora una volta ho rimasto solo
e da solo resterò
Ancora una volta m’hai rimasto solo
ma per poco tempo solo sarò
poi ci ricascherò.
E, se pure è stato un sogno lieve
un bel sogno bianco come Neve
non andar via, via, via
non andar via, via, via.
Ché se soffrissi solo per un sogno
vorrebbe dire che di te ho bisogno
eppure mentre scorri tra le dita
un sogno ormai diventa la tua vita.
Non andar via, via, via
non andar via, via, via.
Stringo forte gli occhi, resta ancora
un minuto, non ti chiedo un’ora
non andar via, via, via
non andar via, via, via.
Ma ecco già sparisce il tuo bel viso
resta soltanto l’ombra di un sorriso
poi tutto si confonde nella mente
e non rimane niente, proprio niente.
Non andar via, via, via
non andar via, via, via.
Se per amor – oh, yea
dovrò impazzire – oh, yea
e non mangiare – oh, yea
e dimagrire – oh, yea
se un giorno poi – oh, yea
di quella scossa – oh, yea
mi ridurrò – oh, yea
e allora penso… ‘Ma chi me lo fa far’
carina, ma cosa vuoi da me
la cavallina io corro senza te
voglio dragare, di qua
e se posso, di là
e se insisterai
io drago anche su e giù
Se per amor – oh, yea
dovrò soffrire – oh, yea
quando sarò – oh, yea
a militare – oh, yea
se scoprirò – oh, yea
che di profilo – oh, yea
somiglierò – oh, yea
a un brutto mulo – oh, yea
e allora penso… ‘Io non m’innamorerò.
Il lunedì mi veniva a svegliare col passo già stanco
la mia testa spariva furtiva sotto il lenzuolo bianco
sul mio volto restava il ricordo di domenica ormai spenta
la realtà era amara e iniziava in maniera assai lenta
dalla radio arrivava la sigla di una cosa sportiva
e l’idea di iniziare da capo, non mi divertiva
Non posso sai, non posso più restare sai
è un po’ come morire senza aver mai visto il sole
il mondo mio, non è soltanto stare qua
protetto da una bolla d’oro piena di parole
ma dove l’anima, non può spaziare mai….
E d’un tratto smarrire il coraggio di ciò che pensavo
e sentirmi morire l’orgoglio tra i denti, di nuovo
non riuscivo a capire cos’erano quei sentimenti
che graffiavano dentro, con forza, così prorompenti
la mia testa è una piccola, grande riserva d’amore
che può dare e ricevere molto, non posso restare
Non posso sai, non posso più restare sai
é un po’ come morire senza aver mai visto il sole
il mondo mio, non è soltanto questo qua
protetto da una bolla d’oro piena di parole
ma dove l’anima, non può spaziare mai
E allora, via, scoppiava la mia fantasia
un sogno tanto grande più del più grande dei sogni
e allora via, perchè aspettare ancora, via
non vedi laggiù in fondo quanto è bello e grande il mondo
non aspettare vai, vuole abbracciarti vai……..
Felicemente andiamo quasi tutti i Martedì
col torpedone al circo di Mimì
non so con precisione quanti siamo e lì per lì
saremo in cinquecento o giù di qui
Partiamo dal paese dove non c’è cosa far
e la serata magica sarà
il circo di Mimì è di seconda ma però
ci si diverte tanto anzichenò
Ci sono nani di un altezza di due metri e più
ed un fachiro indiano di Cantù
i trapezisti soffron le vertigini perché
non sanno camminare manco in pie’
Ci sono infine i domatori di cammelli blu
ed i pagliacci che ti fan cucù
si può sentir cantar perfin Don Backy ma però
ti sembrerà Don Backy e invece no:
“Amico, canta ancora insieme a me
ridi ancora insieme a me……”
Io lo so
fuggire dovrò
e sai tu perchè
per non morire
Dove andrò
nessun lo saprà
cavalca con me
il mio soffrire
Lungo il fiume
non cerco l’oro
da quando amo te
sei tutto l’oro del mondo per me
Dove andrò
nessun lo saprà
é fatto così
il mio destino
Ti vedrò
dovunque sarò
e tu guiderai
il mio cammino
(Coro) Lungo il fiume
non cerco l’oro
da quando amo te
(lui) sei tutto l’oro del mondo per me
Orchestra
(lui) Lungo il fiume
non cerco l’oro
da quando amo te
sei tutto per me…. Che dolor, che dolor…
Sono tutto anchilosato
sono un pò informicolito
nella lampada fatale
vi son stato proprio male
or mi voglio divertire
e poi lasciatelo dire
Tu ne metti a posto cento
e ne spuntano altrettanti
pronti a rimpiazzarne il posto
con il loro agire , guasto
Lascia allor che ognuno pensi
per se stesso e tira innanzi
poi, del resto, certamente
proprio a te non manca niente
Lascia perdere i bambini
non crearti dei problemi
dimmi chi te lo fa fare
per chi devi lavorare
Vivi come meglio credi
tanto tutto resta in piedi
tanto il mondo, sempre in piedi, resterà
Lascia che
tutto ciò che dovrà essere sarà così
non svegliare il can che dorme, che ti morderà
il più furbo vincerà
e da quando il mondo è mondo, nulla cambierà
Senti me
gente matta come te, ne ho conosciuta,sai
ma per ceffi come quelli, una zanzara sei
quindi è inutile tentar
quella stirpe prepotente, mai si estirperà
Bambini coro:
E invece senti noi
una piccola zanzara può far niente ma
un milione di zanzare li divorerà
quando capiranno che
un milione di zanzare è grande come te!
E’ proprio bello far questo mestiere
dovunque vai trovi un posto a sedere
al ristorante ti fanno mangiare
senza pagare ché averti è un onore
Il mio mestiere è davvero divino
dovunque arrivi ci passi per primo
anche se tu non hai molta cultura
la vita certo sarà meno dura
Coro)
E allora voglio farlo anch’io
e allora voglio farlo anch’io
Il mio mestiere è grandioso e vincente
sei venerato da un sacco di gente
tutti scommettono sul tuo futuro
che quasi quasi ci credi davvero
Nel mio mestiere puoi fare i capricci
sempre ragione c’hai quando bisticci
tutti s’inchinano mentre cammini
e son portati a baciarti le mani
(Coro)
E allora voglio farlo anch’io
e allora voglio farlo anch’io
Nel mio mestiere s’incute rispetto
tutti ti parlano con molto tatto
e anche se tu ti chiamassi Gargiulo
nessuno ti manderebbe a fà un bagno
Il mio mestiere è il più bello lo stesso
anche se un giorno finisce il successo
puoi riciclarti con molta attenzione
presentatore di televisione
(Coro)
E allora voglio farlo anch’io
e allora voglio farlo anch’io
Il mio mestiere è davvero il più bello
non è che occorra poi tanto cervello
ha solo un punto che gioca a sfavore
è che ogni tanto ci tocca cantare
Nel mio mestiere si resta bambini
coscienza poca ma tanti quattrini
sarà la paga che il vero potere
avrà concesso a chi ha fatto il giullare
(Coro)
E allora non lo faccio più
e allora non lo faccio più.
* Le ultime due strofe di questa canzone sono state aggiunte in tempi recenti.
Ho deciso
Vista l’incompatibilità di carattere
Fra me e il denaro
Di fare
Una prova
Restare
Lontani per un po’ di tempo e vedere
Se riesce a fare a meno di me
Come credo
O se io riesco a fare a meno di lui
Come spero
E allora
Avendo il portafogli vuoto
Ci ho messo dentro soltanto il mio naso
E sono
Andato
In giro
Per supermercati e boutique
Per vedere
Se potevo comprarci qualcosa
E dovunque
Tutti l’hanno preso
Guardato bene
Controluce
E mi hanno detto
Che non era falso
Ma non serviva
A comprarci niente
E allora
Ho pensato che sarebbe stato molto meglio
Sospendere la prova
Ritornare
Al denaro
E allora
Ho preso dal mio portafogli il mio naso
L’ho buttato mentre un ragazzino passava
Lui mi ha detto: “Signore, ha perso il naso”
“Non mi serve più a niente, grazie”
“Ma non lo dica, è così bello… posso tenerlo?”
https://lyricstranslate.com/it/don-backy-il-naso-lyrics.html
Pennelli e colori
ed una tela enorme bianca
io ci dipingo il cosmo e due pianeti quasi uguali
fantasia che non mi manca
la terra sarà il primo
e l’altro uguale e differente
non è importante il nome basta dir che la sua gente è
senza angosce nella mente
C’è libertà per tutti
l’acqua, l’aria e gli abitanti
son solo una nazione una famiglia di fratelli e sono sempre
sorridenti
la scienza non inventa
macchinari di morte
e del color del sole la bandiera della pace,
vedi sventolare forte
Lassù ci sono donne
giovani madri anche a cent’anni
e vecchi vigorosi che in giardini tutti d’oro chiudon gli occhi
senza affanni
il cielo è senza nubi
la gioia ha lì la sua sorgente
e gli uomini astronauti degli spazi, son amici di animale
e delle piante
Pianeta a noi distante
non solo mille di anni luce
ma mille di anni-amore di bontà di tenerezza di miliardi di
anni-pace
lassù nessuno ha visto
mai una lacrima sgorgare
c’è ne soltanto una trasformata in un diamante nel museo
da visitare
Da un gran balcone i bimbi
vanno a guardare sulla terra
la nostra storia sanno sete d’oro e di potere lo sterminio
con la guerra
o terra decadente
già segnata è la tua sorte
rifugio di formiche che si gonfiano di boria
sotto il piede della morte.
Siete gente, fortunata (Aladino)
voi potete, vedere il cuore
della bianca, margherita
ed il vento, che è scultore
degli angoli e delle rocce
un giorno, v’insegnò
il linguaggio, verde, degli alberi
I vostri occhi, hanno visto
nascere l’uva e inventare i pianeti
la pioggia, dai lunghi capelli
di seta umida ed argentata
con le labbra, più delicate
un giorno, vi insegnò
come fare a baciare la terra
Mercanti avari, falsi missionari (Bambini coro)
vi ruberanno i fiori
in cambio di macerie congelate
E solo vermi, in luogo di rugiada
divoreranno i semi
di civiltà per secoli vissute
Ascoltatemi, gente credetemi (Aladino)
ciò di cui voi avete bisogno
è soltanto, la vostra mano
che vi ha fatto, guidare un carretto
e inventare, la forma del letto
false voci, non ascoltate
la fortuna è già vostra, credetemi!
Il tuo ricordo
si tinge di grigio
riempie di nuvole
il mio limpido ciel
Malinconico
come un’alba d’autunno
che si profila
ai limiti del ciel
E’ il tuo ricordo
Tu mi sembri così lontana
appartieni ormai al passato
e nelle nebbia
pian piano svanirà
il tuo ricordo
il tuo ricordo
Sapessi come è bello amore
ad occhi aperti immaginare
ma tutto ciò che vede la mia mente
a te non dice niente
Ed io ti voglio far capire
che tu volendo puoi volare
che non esiste tempo ne distanza
chiuso in questa stanza
Cammino piano lungo il mare
mi vedo e sono un pescatore
un vecchio là sull’isola di Creta
con la faccia quieta ed ogni ruga che ho sul viso
è nata quasi d’improvviso
da un’esperienza senza fondo
o una città del mondo
Immaginare che non c’è il rumore della fretta
che alberi e fiori al loro sonno strappa
e riprovare ancora e mille volte il batticuore
del primo giorno in cui ti ho detto amore
E scendere nel mare senza alcun respiratore
provare quale effetto fà morire
poter tornare indietro solamente per un pò
per rivederti quando morirò
Immaginarsi giallo o negro
sentirsi un brasiliano allegro
un minatore con due occhi grigi
o un ricco di Parigi
io posso darti poco o niente
dei beni intesi dalla gente
avrò ben poche cose di valore
ma nel petto un cuore
Scuotendo la tua testa ed arruffandomi pianino
così come si fa per un bambino
resti a guardarmi incredula ma molto dolcemente
con occhi grandi e sempre sorridente
E dopo poco riprendendo il gioco delle carte
con le tue amiche quasi fosse un’arte
tu dici che carino e quanto l’amo il mio ragazzo
non ci badate è solo un poco pazzo.
Ma non mi dite: ‘non è giusta per te’, non me ne importa niente
‘troppo leggera non è adatta per te’, non me ne importa niente
che posso averne di più belle ma a me, no, non importa niente
una che sia più giusta e seria per me, che m’ami veramente
‘Ma non lo vedi quante smorfie che fa’, non me ne importa niente
superficiale ed indiscreta, ma a me, non me ne importa niente
‘la bocca rossa e occhi cerchiati che son bandiere della mente
come si veste, come ride, se l’ami, sbagli certamente’
Io da lei non voglio avere, né cultura, né sapere, voglio avere amore
al pane certo non gli chiedo d’insegnarmi a camminare, ma di non mancareUna chitarra serve solo per suonare
al sole chiedo di scaldarmi e di brillare
per far l’amore è giusta lei e nessun’altra che non fosse lei
Io l’amo proprio perchè è fatta così, non me ne importa niente
per quel sorriso che gli canta in bocca come acqua di sorgente
per come ondeggia il corpo quando cammina e ti sconvolge la mente
così la voglio, amore, fatta così io l’amo pazzamente
Non vi sprecate a dirmi: ‘non è per te’, non me ne importa niente
è lei il mio pane, luce, musica è, con lei non manca niente
e se potessi far capire quanto è grande l’amor mio per lei
se fossi Dio in cielo con me la porterei ed in ginocchio io, l’adorerei
In una stanza senza sole
È nato il nostro grande amor
Come mai adesso che hai tutto ciò che vuoi per te
Non ridi più come ridevi?
Tu mi svegliavi la mattina
Cantando come una bambina
Come mai adesso che hai tutto ciò che vuoi per te
Non canti più come cantavi?
Come mai adesso che hai tutto ciò che vuoi per te
Non m’ami più come mi amavi?
Come mi amavi…
Come mi amavi…
Come mi amavi…
Solo me ne vo per la città,
passo tra la folla che non sa,
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te
che più non ho.
Ogni viso guardo – non sei tu,
ogni voce ascolto – non sei tu.
Dove sei perduto amore?
Ti rivedrò, ti troverò, povero amor!
Io tento invano di dimenticar,
il primo amore non si può scordar,
è scritto un nome,
un nome solo in fondo al cuor,
ti ho conosciuta
ed ora so che sei l’amor;
il vero amor, il grande amor.
Solo me ne vo per la città,
passo tra la folla che non sa,
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te
che più non ho
che più non ho
che più non ho
che più non ho…
Io che giro il mondo
oggi mi son farmato
in un paese splendido che mi va
ogni giorno in siesta
ogni notte in festa
mi sdraio e non mi muovo più
Non c’è nessuno triste
l’allegria non costa
qui le ragazze vivono per amar
quando t’innamori
per amore muori
per questo non mi muovo più
Una chitarra e una luna piena
una ragazza meravigliosa
un’atmosfera così serena
e nulla più nulla, più nulla io chiedo per me
Son di tutti amico
canto se mi piace
e come i giorni passano non si sa
non esiste il tempo
non esiste il pianto
ragazzi non mi muovo più
ragazzi non mi muovo più
ragazzi non mi muovo più.
Io che giro il mondo
oggi mi son farmato
in un paese splendido che mi va
ogni giorno in siesta
ogni notte in festa
mi sdraio e non mi muovo più
Non c’è nessuno triste
l’allegria non costa
qui le ragazze vivono per amar
quando t’innamori
per amore muori
per questo non mi muovo più
Una chitarra e una luna piena
una ragazza meravigliosa
un’atmosfera così serena
e nulla più nulla, più nulla io chiedo per me
Son di tutti amico
canto se mi piace
e come i giorni passano non si sa
non esiste il tempo
non esiste il pianto
ragazzi non mi muovo più
ragazzi non mi muovo più
ragazzi non mi muovo più.
Io ti guardo mentre dormi, il tuo corpo, i suoi contorni
su quel mare calmo e bianco, dove mai mi sento stanco
isola importante e calda, che conta solamente
un abitante su di sè
Occhi in cui c’è chiuso il cielo, lì mi perdo col mio volo
miniere scure nella testa, i seni grano e neve in tempesta
sul tuo ventre, amore impetuosi vanno tanti
dolci fiumi palpitanti
E fin dai tuoi piedi giù, nel profondo sud
trovo dieci sassolini, levigati dal mar
Si, come onde i baci miei, circondano te
ogni riva ad esplorar, su verso il nord
E nella foresta che, nell’Equatore sta
un bellissimo fiore, sboccia lì per me
e, arrivato fin lassù, dove dormi tu
la tua bocca sveglierò, con i baci miei
Sul tuo corpo mille tesori, terre, boschi e nuovi colori
quando ti accarezzo amore, le mie mani ed il mio cuore
provano emozioni delicate sai,
come non hanno provato mai
sono felice di abitare te
amo solo quello che c’è in te.
Eri nel mio cuor, ed or non ci sei più..
Non pensare a me, Joelle
quando un altro al cuor ti stringerà
pensa solo ai baci del tuo amore
quando la tua bocca cercherà
Non saresti stata mai felice
se tu fossi appartenuta a me
ecco che il mio cuore ormai mi dice
che sarai felice senza me
Ma non pensare a me, Joelle
anche se il tuo cuore soffrirà
cerca di scordar Joelle
e trovare la felicità
t’amo Joelle, t’amo Joelle.
Facciamo parte della Banda Carcioffoli (Bambini)
noi siamo tanti ma però tutti piccoli
ci presentiamo così
I difensori siamo noi dei più deboli
quelli che stanno sempre in mezzo ai pericoli
eccoci qua siamo noi
Se mi volete nella Banda Carcioffoli (Aladino)
ditemi ciò che debbo fare per esserci
vi giuro che lo farò
Se vuoi far parte della Banda Carcioffoli (Bambini)
devi imparare queste leggi difficili
ecco, ripeti con noi
Devo cercare di salvare una volpe (Insieme)
se in una tagliola è caduta ed ancor
Devo saper rinunciare a una fetta
del mio pan per poi
Arrampicarmi su un albero immenso
e nel nido di un passero metterne un pò
Attraversare un ruscello, ma senza lagnarmi, no!
Entrar nel bosco appena fa sera
e non aver paura se sentirò
Una civetta cantare e folletti danzar vedrò
e se un fantasma mi acchiappa
son proprio una schiappa se
Io non gli tolgo il lenzuolo e camice ne fò per me!
Sono EMILIANO, sono il capo carcioffolo
Io sono GIORGIO e sono sempre il più piccolo
Io MARCOLINO e poi c’è…
LORENZO NICCHIA con in testa un bernoccolo
Io LORENZINO che mi viene giù il moccolo
ECCOCI QUA’ SIAMO NOI (Tutti)
Io son BARBARA e sono bellissima
Io NICOLETTA e sono ancora più bella io
Io sono BORIS e poi…
Sono MATTEO
Son suo fratello CORRADO io
Sono ALESSANDRO il più gigante di tutti io
Ed ALADINO sono io
BANDA CARCIOFFOLI siam (Tutti)
eccoci quà siamo noi
BANDA CARCIOFFOLI siam
eccoci quà siamo noi!
Fateci, fateci
Fate un poco di carità…
Due Fraticelli soli siam
in giro per il mondo andiam
chiediamo solo un pò di carità per noi,
e a sera prima di dormir
pregheremo per portar
a voi la felicità
Fateci, fateci
Fate un poco di carità
A piedi nudi noi giriam
stendendovi le nostre man
e quindi non potete rifiutare a noi
che poverelli ci troviam
fino a quando non avrem
la vostra carità
Fateci, fateci
Fate un poco di carità
Fateci, fateci
Fate un poco di carità.
Tu mi prendi, quando credi
ti avvicini, ti allontani
tu mi prendi a piene mani
sembra strano
Una carrozza d’oro passerà
offrendo una stupenda avventura
verso il paese dei balocchi andrà
la vita renderà meno dura
alle stazioni poco si fermerà
ci saliranno in tanti
ma senza andare avanti
nessuno vorrà scendere mai
E i sogni volano e s’innalzano
ognuno sogna il sogno migliore
ma risvegliandosi qualcuno avrà
provato forse un grande dolore
e gli occhi lucidi si scoprirà
avrà solo rimpianto
per il suo sogno infranto
ma a nulla vale piangere ormai
E la carrozza d’oro si muoverà
su strade circondate d’alloro
ma in fondo al viaggio mai non arriverà
non tutto ciò che luce è d’oro
la ruota gira e non si fermerà mai
in alto porta e in basso conduce
nemmeno il tempo di godersela un pò
un attimo soltanto di luce
anche puntando i piedi niente accadrà
uno scossone e caschi di là
Schiocca la frusta si riparte già
è aperta ormai la caccia al tesoro
non ci son regole non c’è pietà
ognuno porta un capolavoro
per molti come a Cenerentola andrà
e a mezzanotte in punto
con il suo sogno infranto
su di una zucca vuota sarà…
E la carrozza d’oro si muoverà…
, ma mi va
che fenomeno però che sei
Anche un poco solamente
è stupendo averti accanto
mentre affondi, com’è bello
le tue labbra nel mio collo
che fenomeno però che sei
Riposarsi per fumare
poi di nuovo giù a giocare
agli assalti che mi porti
coi tuoi seni grandi e forti
Sembra quasi, caso strano
che tu possa starmi in mano
la tua mano che mi tocca
che mi porta alla sua bocca
che fenomeno però che sei
La tua bocca, gran corsara
non è mai per niente avara
la tua schiena senza pace
e mi piace ho, se mi piace
che fenomeno però che sei
Poi fermarsi nuovamente
per far riposar la mente
e scherzare con i piedi
poi di nuovo se lo chiedi
Ci vuol poco per capire
quando vuoi ricominciare
non è lunga mai l’attesa
sono accanto a te distesa
che fenomeno però che sei.
Quando la luna morirà di nostalgia
non ci saranno forse più gli innamorati
non ci sarà nel mondo più la poesia
si spegnerà la luce dolce della sera
Quando la luna morirà di nostalgia
sguardi d’amore pieni di malinconia
non ci saranno forse più
anche l’amore cambierà
ed una cosa triste e vuota sembrerà
Quando l’amore morirà di nostalgia
non ci saranno forse più gli innamorati
non ci sarà nel mondo più la poesia
si spegnerà la luce dolce della sera
Oh luna bianca, luna dolce e appassionata
brilla su noi con la tua luce delicata
e non andartene perchè
devi guardare il mondo che
può voler bene solo quando vede te
L’inverno se ne và
portando via con sé
tutto quel tempo lontano da te
la Primavera è qua
Son ritornate nel cuore due rose
son come dolci carezze d’amore
ora due rondini volan festose
la Primavera è una festa nel cuore
la Primavera è un sorriso d’amore
tutto quel tempo lontano da te
la Primavera è qua
Con passo lieve mi vieni vicino
fra i verdi prati e tra gli alberi in fiore
è come un sogno il tuo bacio d’amore
la Primavera è una festa nel cuore
la Primavera è un sorriso d’amore
Questa è una storia amici
che vi voglio raccontar
Era bruno di capelli
ma il suo nome non dirò
per ragioni personali
Frankie Ballan chiamerò
yé yé yè yè yé
Era il solo uomo al mondo che
ve lo posso dimostrar,
le donne anche se brutto ahimé!
riusciva a conquistar
yé yé yè yè yé
Il mio caro Frankie Ballan
era triste e so il perché
una vita indipendente
si voleva far da se
yé yé yè yè yé
Una sera in una bisca
una bimba lo accecò
era sola e senza uguali
Frankie Ballan ci cascò
yé yé yè yè yé
Il mio caro Frankie Ballan
quando poi ci ripensò
la sua pupa a casa riportò
e da solo se ne andò
yé yé yè yè yé
Ti penso sempre, sai
Mi sento solo
Io sono insieme a lei
Ma parlo a te
Che non ci sei
Il sole in noi
Ritornerà
Se un giorno tu
Tornerai
E non scordarti mai
Allora aspettami
Ti aspetterò
Insieme a te
Insieme a te
Se la pioggia mi bagna
se il sole mi scalda
io son tanto felice perché amo di più.
Felice di vivere
tra le cose più belle
felice di vivere dove sei tu
Io ti ringrazio tanto
d’avermi dato il sole
d’avermi dato il grande mare blu
Le rose dei giardini
e l’acqua che dai fiumi
scorre nel gran silenzio ad abbracciare il mare
Questo è l’amore…..l’amore
Questo è l’amore…..l’amore
L’amore di un’amica
quando mi sento solo
il cuore suo che batte nell’amar
Le notti che non dormo
per poi pensare a lei
a lei che ora amo tanto di più
Questo è l’amore…..l’amore
Questo è l’amore…..l’amore.
Che strana cosa, è questo amore
così di colpo mi penetra in testa, mi stritola il cuore
e quando tutto, sembra finire
quando mi sembra che tutto sia spento, mi accendo ancora
e so di nuovo, accarezzare e so di nuovo soffrire, gioire e di nuovo amare
e mi manca il respiro e mi sembra di stare male
ma è bello star male
L’amore è forte, l’amore è bello
mi porta dolce una confusione dentro il cervello
Tutto gira, mi sento benesono sparite tutte le pene di questa terra
Mani strette, alle tue spalle
dolcemente cadenzate sulla mia pelle
e mi sembra di potere volare, volare, volare
volare in alto e d’amore morire
L’amore è fatto, di notti bianche
l’amore è chiuso nelle tue gambe per niente stanche
Nella mia mano è, quando ti tocca
l’amore è sotto la pelle è chiuso nella tua bocca
E’ nel momento in cui, ad occhi chiusi
con i tuoi seni affannati sussurri pensieri confusi
ed è quando alla fine, turbata, mi stringi per dire:
‘Mi sento morire’
Questa mattina il cielo è coperto di nuvole
Nell’aria un sapore di pioggia c’è già
La spiaggia è deserta e solo in casa
Il cuore più triste si fa
Dal mio balcone vedo pian piano schiarire laggiù
E il sole ritorna a scaldare il mio cuor
Un arcobaleno per incanto mi dona un sospiro d’amor
Rimane una pioggia d’argento
Che scende nei raggi del sole
Le gocce riportan l’amore
E l’aria più dolce si fa
Mia dolce, mia cara bambina
L’amore che sento per te
Lo devo in gran parte a quell’arcobaleno
Che ha dato il sorriso anche a me
L’arcobaleno è un gran podio per gli angeli
Un foglio per la loro musica
Le gocce mi han scritto una canzone
E la loro la cantan per noi:
Mia dolce, mia cara bambina
L’amore che sento per te
Lo devo a quell’arcobaleno
Che ha dato il sorriso anche a me
Mia dolce, mia cara bambina
L’amore che sento per te
Lo devo a quell’arcobaleno
Che ha dato il sorriso anche a me
Lentamente il silenzio si sente
nell’ampia platea, stracolma di gente
è il momento che tanto hanno atteso
col fiato sospeso, aspettano me
In quell’attimo che ci separa
mi passa davanti la vita mia intera
in quell’attimo che stò per uscire
mi sento morire, so anche il perché
Poi l’annuncio, così familiare
mi viene a svegliare e batte il mio cuore
sottoterra, vorrei sprofondare
ma non c’è più tempo, son io devo uscire
Un boato, la gente è già esplosa
qualcuno mi porta un fascio di rose
dolcemente, il silenzio discende
nell’ampia platea, stracolma di gente
Circondato dal raggio di un faro
mi sposto sul palco, con passo leggero
piano piano, si scioglie il terrore
ed il batticuore, calmandosi va
Una voce, gridando di cuore:
‘sei grande un attore, sei l’unico amore’
lentamente, comincio a cantare
l’orchestra mi segue, mi par di volare
Quanto amore che sento d’intorno
più del primo giorno felice mi fa
quando ancora, la testa confusa
e forse un pò illuso, pensavo che a me
fosse tutto dovuto dal fato
per questo bel dono che il cielo mi ha dato
mi vedevo conteso e ammirato
amato e voluto da tutti di più
E vedevo le donne più belle
attrici e modelle morire per me
e teatri stracolmi di gente
com’è in quest’istante impazziti per me
Che stupenda, che grande emozione
sentir che in quest’ora io sono il padrone
della folla entusiasta che scruta
ogni piccolo gesto, ogni piccola nota
Ed a voi, dono tutto il mio cuore
la grande fatica, l’amore e il sudore
e all’artista che stà sulla scena
dovrete soltanto quest’ora serena.
Se siamo senza ombrello, allora piove
se tira vento, ci s’ha il cappello
e se c’è il sole ci si brucerà
Ma noi si tiene duro e si combatte
se no la vita lo sai, ci abbatte
ci s’ha speranza
e spensieratamente si dirà:
Ah, le scale
c’è sempre chi le scende e chi le sale
prima o poi ci tocca a tutti
sia a noi belli che a voi brutti
Ah,le scale
a stare sotto tutto l’anno si sta male
quindi almeno a Carnevale
sulla cima si starà
Ci son delle persone, sempre in cima
le riconosci a tutta prima
all’apparenza par che sian Gesù
Per loro è carnevale tutto l’anno
son mascheroni che fanno danno
a questi brodi
noi spensieratamente si dirà:
Ah, le scale
c’è sempre chi le scende e chi le sale
vi conosco mascherine
oggi tocca a voi sta’ giù
Ah, le scale
a stare sotto tutto l’anno si sta male
oggi scade la cambiale
tocca a voi dove’ paga’
Io son sicuro che, per ogni goccia
per ogni goccia che cadrà
un nuovo fiore nascerà
e su quel fiore una farfalla volerà
Io son sicuro che
in questa grande immensità
qualcuno pensa un poco a me
e non mi scorderà
Sì, io lo so,
tutta la vita sempre solo non sarò
e un giorno io saprò
d’essere un piccolo pensiero
nella più grande immensità…..
di quel cielo.
Sì, io lo so,
tutta la vita sempre solo non sarò
un giorno troverò
un po’ d’amore anche per me
per me che sono nullità
nell’immensità…
Quando dormi e l’infinito
ti cammina nella mente
senza peso e senza tempo
io non posso dire niente
io non so che cosa senti
io non so che cosa sogni
un tormento sei per me
Nulla so del mondo che ti ha rapita
anche se tu mi sei vicina
ti allontani da meOra sei padrona dell’infinito
vorrei solo poter entrare
nei tuoi sogni con te
(Coro): Vorrei venire, nell’infinito con te
” Vorrei venire, nell’infinito con te
Aria, sole, luce dei tuoi pensieri
vorrei essere per guardare
quel tuo mondo, lassù
e vorrei col tuo silenzio parlare
per saper se nell’infinito
io cammino con te
Adone:
Se guerra vogliono, guerra verrà
senza esclusione di colpi sarà
con questa mano vendetta farò
fino alla fine, spietato sarò
Io con l’inganno lo catturerò
stanotte stessa, appostato sarò
che sono il re dell’inganno non sa
ma questa notte, se ne accorgerà
Visto che io sono forte così
tolgo anche l’aria se questo mi va
basta che un ordine parta imperioso
nessun nemico avrà scampo o riposo
Ganghesters:
Noi siamo agli ordini, eccoci qua
siamo crudeli se questo ti va
se tu lo vuoi, senza neanche le spese
noi spezzeremo le reni al paese
Adone e ganghesters:
La prima prova daremo che noi
siamo i più forti, acchiappandoli e poi
se mai qualcuno aiutati li avrà
giuro e rigiuro, me la pagherà
Adone:
Sono cattivo e mi vendicherò
questo trionfo godermi vorrò
se chiederanno pietà per le anime
risponderò: non conosco le lacrime.
Fatina (dolcezza)
E quando avrai bevuto tutta la felicità
che l’attuale mondo rosa in cui si vive, regalare gli potrà
con molto amaro in bocca, una vita primitiva
la salvezza sembrerà
Fatina (seducente)
E allora scopriranno che la potenza
che credevano raggiunta, era ancora mille e più mille miglia via di là
Tu non dovrai pentirti se hai lottato e se hai perduto
da esperienza servirà
Insieme
Mentre pensi che
irrimediabilmente è morto ormai
con sorpresa tu
lo spirito della natura troverai
Aladino e fatine
Avrà coperto distanze che a noi
sapranno d’impossibile
nelle cose più strane sarà
sopra montagne di rifiuti il suo oro leggero
avrà steso vedrai
Aladino
Anche in angoli sperduti
nei deserti più sabbiosi
dove penso che lo spirito della natura
ormai, non batte più
Sconfitti da legioni di suoi denti
i miei nemici, troverò
Fatine
Ed allora tu, lo spirito della natura rivedrai
capirai così, che un fiore non potrà morire mai
Insieme
Ed insieme al mio, il cuore tuo all’unisono sarà!
Se io non mi fossi fermato
Ad allacciarmi una scarpa
Io non avrei mai sentito
L’odore del pane sfornato
E se non avessi sentito
L’odore del pane
Non mi sarei reso conto
Di non avere un soldo
E se non avessi pensato
Di rubare quel pane
Io non avrei immaginato
Che potevo finire in prigione
E se non avessi pensato
Di finire in prigione
Io non avrei mai capito
Di essere libero
E se poi io non fossi libero
Non potrei più fermarmi per strada
Ad allacciarmi una scarpa e a rubare, no
L’odore del pane
Un’ombra va, per la città
cammina ma non sa se troverà
cammina ma non sa se arriverà
va sola nella notte
e gira senza meta
cercando di trovar la verità
L’ombra se ne va
l’ombra se ne va
Con gli occhi della notte lei vedrà
il sole da lontano
spuntare piano piano
il sogno svanirà e l’ombra va
E mi accorgo che
che quell’ombra torna dentro me
con la verità, troverà l’amor
E mi accorgo che
che quell’ombra torna dentro me
con la verità, troverà l’amore che non ha
L’ombra nel sole
ti porterà
tutto di me
in un sogno d’or
Amore amore
se ascolterai
questa mia voce
ti chiamerà
Ti parlerà
solo del grande amore
che ho provato
solamente per te
T’attenderò
in riva al mare
quando col sole
ritornerai.
Non m’importa più
il tuo passato
conti solo tu
accanto a me, nella mia vita
Amor, io voglio te
e tu sarai, sempre con me
tu sai, che nel mio cuor
c’è tanto amor, per te
Luisa, il tuo sorriso
aiuterà la mia tristezza
e tu, sarai con me
sempre con me, amor
Domani te ne andrai
e più non tornerai
ed io vivrò senzate
Porterò nel cuor
tutto il nostro amor
ed il tuo profumo con me
Luisa, il tuo sorriso
aiuterà la mia tristezza
e tu, sarai con me
sempre con me, amor.
Ma con chi questa sera andrò?
Ma con chi questa sera uscirò?
Forse andrò con lei
Quella che mi va
Quella che da un po’
Dice sempre no
Ma con chi questa sera andrò?
E per chi la cravatta cambierò?
Lo farò per lei
Quella che mi va
Quella che non può
Dirmi sempre no
Se da nessuno lei si fa baciar
E se a passeggiar da sola vuole andar
Un giorno o l’altro lei con me verrà
Scommetto quello che volete
Al suo fianco mi vedrete
Ed andrò con lei
Quella che mi va
Quella che da un po’
Dice sempre no
Se da nessuno lei si fa baciar
E se a passeggiar da sola vuole andar
Un giorno o l’altro lei con me verrà
Scommetto quello che volete
Al suo fianco mi vedrete
Ed andrò con lei
Quella che mi va
Quella che tra un po’
Non dirà di no
Non dirà di no
Non dirà di no
Non dirà di no
Madre, della mia vita
mi cammini vicino
la tua mano mi guida e mi vede, suo re
Regina, di un grande regno
hai cucito vestiti
di speranze e illusioni vissute, da me
Lo sguardo tuo, sulle mie spalle
è quello che mi rimane di te
i tuoi umili affanni
col passare degli anni sai
han dato a me, ciò che amo di più
Onore, alle tue mani
che comandano al vino
son padrone del fuoco e del pane, di me
Onore, per i tuoi piedi
che han ballato una vita
con due vecchie ciabatte scucite e vecchie scope
A un gesto tuo, ad un richiamo
creato, dalla tua mano che sa
il dio della dispensa
con enorme pazienza, sì
le porte sue, schiudeva con doni per me
Madre, tu sei signora
di balconi e di fiori
e conosci i gelosi segreti
delle mie stanze
Era un dì, del più bel maggio
ciliegi e rose, fiorivano per noi
Io di te, m’innamorai
ricordo ancora, in un giardino in fior
Mi dicevi: ‘non morirà’
ma come le rose così presto finì
Non si può morir d’amorema il cuore mio, morì d’amor per te
Una canzone, nasce così
stupita, un po’ smarrita, nasce così
un foglio sposa una matita, la chitarra é un corpo che
le mie dita sfiorano qua e là
Momento, magico é
un attimo mi avvolge, poi cade giù
io fisso il foglio bianco, e m’innervosisco un po’ di più
ma ormai la sfida c’è…
…E così, che mi sorprendo un po’
perchè qualcosa c’è, che nasce dentro me
magia, magia sei tu
magia, magia sei tu
Di nuovo la stanza, si popola
di fate, di folletti, di maghi che
scrivono su quel foglio vuoto
poi si burlano di me
ciò che c’hanno scritto più non c’è
Intanto la notte, sbiadisce già
ed oltre i vetri l’alba, compare là
un’altra notte dedicata, al poeta che sta in me
ma ormai la sfida c’è
E così, che mi sorprendo un po’
perchè qualcosa c’è, che nasce dentro me
magia, magia sei tu
magia, magia sei tu
Decido, di smettere
ma mentre mi allontano, nervoso io
sento tornare nella testa
quell’idea dannata che
mi riporta indietro verso la
Magia e dico che
non ne uscirò più vivo, non dormirò
mi scoppierà la testa, certo non mi arrenderò
ma ormai la sfida c’è
E così, che forse nascerà
che forse volerà, o forse morirà
ma sempre mia sarà
magia, magia sei tu
magia, magia sei tu
Mama, ma che gran caldo che fa
Guarda, la gente ride e non vuol
Mama, far altro che ballar
Cha cha, cha, cha, cha, cha, nell’acqua
mama, ma che delizia nuotar
pensa, il sole caldo ti da
Mama, la gioia di cantar
Oh oh, oh, oh, oh, oh, nell’aria
All’ombra qualcuno sta
guardando verso il mar
mentre vede lontano il tremar del calor
sospira per poi dir
che caldo da morir.
Di mammà ce né una sola
e si chiama Spensierata
quando arriva Carnevale
é la sola la più amata
Ma che colpa abbiamo noi
se i suoi primi figli siamo
boicottateci e lo stesso
sempre primi noi saremo
Nel Castello degli specchi
noi saremo mille e mille
ma anche ad essere due soli
si farebbero faville
Perché noi s’ha un solo motto
é: ‘Volersi divertire’
lo gridiamo a Carnevale
per chi ci vorrà seguire
Vieni con noi/Quando scoppia Carnevale
solo con noi/Carnevale scoppierà
evviva noi/Che cantiamo Santacroce
perché con noi/Ancor più bella sembrerà
Stando che la nostra mamma
la più bella e spensierata
pe’ i suoi facili costumi
Carnevale l’ha sposata
Nel Castello degli specchi
molto poi si sono amati
é per questo che noi belli
siamo nati Spensierati.
Vieni con noi…
L’ultima goccia che cade dal tubo sul tetto
ricorda la pioggia che ormai se ne và
L’ultimo raggio di sole che muore nel cielo
fa l’arcobaleno e cade nel mar
Dolci cose che fan, la mente solo sognar
e non mi va di parlar di lavorar
guardo fuori e piove con il sole
è un miracolo d’amore ed ho voglia d’ascoltar
Cosa mi dice la pioggia argentina di Marzo
che picchia sui fiori e canta con me
Coro: Mi meraviglio perché…
Canto: Perché io sto pensando a te
io che non ho voluto mai
averti con me
Coro: Mi meraviglio perché
Canto: Perché io sto pensando a te
chissà cos’è accaduto in mema ho bisogno di te
Non ti ho vista eppure tu c’eri, eri con me
Solo adesso ti penso e ti vedo, ma tu non ci sei
Coro: Mi meraviglio perché
Canto: Perché io sto pensando a te
Chissà cos’è accaduto in me
Ma ho bisogno di te
Coro: Mi meraviglio perché
Canto: Ah, mi meraviglio
Coro: Perché io sto pensando a te
Canto: Perché io sto pensando a te
Coro: Chissà cos’è accaduto in me
Canto: Chi… chissà
Ma ho bisogno di te
Ho bisogno di te
Aladino (A)
Aladino e bambini (Ab)
A:E tu permetti a quei cretini
di schiacciar così, il diritto dei bambini
creando labirinti di cemento,dove sono i giardini
Ma come fai, come permetti
che ci coprano anche il cielo con i tetti
oppure che ci insegnino il possesso, come fosse il progresso
Ab: Ci sono dei bambini che non sanno cosa sono i pulcini
e pensano a un pupazzo inanimato
molto pubblicizzato
A: Molti non sanno che nei ragni
c’è la grande geometria dell’universo
o credono inferiore a un grattacielo, l’importanza che ha un melo
Difficilmente ci si sbaglia
caro genio, se perdiamo la battaglia
non è soltanto un prato che scompare, ma un principio basilare
Ab: Per molti dei bambini
sarà dura ritrovare la natura
e chi gli fa capire che i valori
non son solo i denari
A: Se spariranno tutti i prati
dove impareran la geografia del mondo
che uccelli o le farfalle o le formiche, non si debbono ammazzare
Se ci abbandoni genio caro
avremo perso questa guerra col denaro
ma grideremo: E’ morta la boscaglia, per quel genio di paglia!
Casette bianche tra le nuvole
vecchi balconi che mi guardano
vasi di fiori che colorano
tutti i miei sogni e la mia fantasia
Il mare è calmo lì davanti a me
è sfavillante il sole su di noi
strade di pietra che van su e giù
ma tutto questo non m’importa più
Perché ho nella testa nessun’altra storia bella, solo te
correre sui prati, catturarti, tu che cadi su di me
scordare i fili d’erba e i fiori su di noi
e sentirti dire: ‘voglio di nuovo se vuoi’
se lo vuoi possiamo riprovare, amore, amore
Perché ho nella testa nessun’altra storia bella, solo te
tu scolpita a fuoco per ogni attimo vissuto accanto a me
e mille perle e mille gocce su di noi
ogni palpito di vita parlava d’amore
ed il tuo corpo abbandonato sopra il mio
e la tua voce che mi dice: ‘mio uomo, mio Dio’
si, mio Dio, amore mio, vorrei che lo dicessi ancora.
Non piangere stasera
l’ ultima sera che noi siamo insieme
ma pure se lontano
io t’amerò di più.
Non piangere stasera
e a te darò le frasi mie d’amore
e a te darò il mio cuore
se tu non piangi più.
Lontano dagli occhi
ma tanto forte, chiuso dentro il cuore
io porto l’amore
l’amore mio per te.
Non piangere stasera
vederti piangere, fa male al cuore
se piangi questa sera
io piangerò con te
io piangerò con te.
Se non fosse perché sei così
per quegli occhi di luna sul mar
per le labbra col rosso dei fior
la tua pelle che d’ambra m’appar
Se non fosse perché sei così
per la luce che splende di te
per le mani che stringono il sole
e per l’aria che vive di te
Amore, amore no, non t’amerei così come ti amo
perché io amo tutto ciò che esiste, solamente amandoti
col tuo respiro mi regali il vento
con il tuo corpo mi regali il mondo
hai nel tuo volto tutto ciò che vive
amo la vita quando amo te
(Parlato) :
Se non fosse perché tu sei così
per quei grandi occhi del colore della luna sul mare
per le tue mani che stringono il sole
e per l’aria, per quell’aria che vive di te
Amore amore no, non t’amerei così come ti amo
se non avessi dentro i tuoi capelli l’ombra della notte
se non avessi i denti tuoi bianchissimi
come scogliere bianche di corallo
nella tua bocca che mi accoglie e palpita
io amo il mare quando amo te
nella tua bocca che mi accoglie e palpita
io bacio il mare, quando bacio te
Quando c’è sera, il sole muore
Con un sorriso, muore nel mare
E stasera, oh, stasera
io voglio morire, morire col sole
Quanti dolori, dona un amore
Mentre un sorriso, mille piaceri
E stasera, oh, stasera
io voglio morire, morir di dolore
Gente del mondo, lasciate i sorrisi alla gente
se si sorride, l’amore ritorna in mente
Il mare è grande, grande è il dolore….
E stasera, oh, stasera
il mio sorriso, si spegne e muore
Con la mia testa io / Io vi conquisterò
Io vi strabilierò / Con mille qualità
Io ridere farò / Coloro che tra voi
Non hanno riso mai / Gridare li farò
Io vi farò godere / Le pene dell’amore
Io v’innamorerò / Parlandovi di me
Di come so piacere / Mettendomi ad amare
Di quello che so fare / In mille modi e più
E per chi vuol vedere / Le gambe, il mio sedere (non solo il mio sedere)
Vestiti trasparenti / E vi accontenterò (mi tolgo gli indumenti)
Io vi accontenterò / Perché mi pare giusto
Di non negarvi il gusto / Di ridere di me
Nessuno ci sarà / Che mi resisterà
E uomini e ragazzi / Per me saranno pazzi/e (le donne e le ragazze)
E se c’è chi tra voi / Qualcosa in più vorrà
Magari immaginandomi / Tra mille voluttà
Io lo/a sconvolgerò / Scegliendo tra di voi
Quello/a che più ha provato / E amare non sa più
Per quello che mi costa / Io non dirò mai basta
Io perderò la testa / Ma non mi fermerò
Coraggio approfittate / Voi siete chi mi ama
O almeno lo credete / Per questo sono qua
E se vi sembrerò / Un poco malinconica/o
Quando verrà domenica / Allegra/o tornerò
Son qui radiografata/o / Son nuda/o anche vestita
Di me sapete tutto / Forse più voi di me
Ma se mi chiederete / Le cose che ho nel cuore
Ecco le sole cose / Che non saprete mai.
Vorrei fuggir, lontano
su un’isoletta, deserta
tra cielo azzurro e arance
ma senza di te
Una matita, due fogli
una chitarra, colori
Corto Maltese e un gatto
porto con me
E’ strano che alla gente
non gliene importi niente
e non allunghi un dito
per arrivare a te
Felicità….
Porto una gabbia dipinta
con l’usciolino aperto
un uccellino che vola
ed un bigné (oppure un marron glacé)
Un libro grande, d’amore
e la tua foto, migliore
ma forse è meglio tesoro
se vieni anche tu
Felicità….
Un giorno solo ti troverai
e resterai anche senza di me
se adesso ridi quel dì piangerai
perché per te, oh, sì finirà
Ma non potrai ritornare da me
no, non potrai ritornare perché
tu capirai che non t’amo più
e senza me, oh, sì finirà
Se finirà tu mi rimpiangerai
attenta a te perché così sarà
se finirà tu cercherai di me
ma non mi ritroverai
Ottobre, l’asfalto lucido bagnato di pioggia
il rombo di un motore, il fumo di un camino
ed a tratti, l’immobilità assoluta del paesaggio
Tutto é fermo ed io guardo
e vedo l’ombra della mia sera e vedo la mia tristezza
arrampicarsi per i rami ingialliti dell’inverno
ed entrare dalla mia finestra
Sentire l’acuta sensazione di voler piangere
e pensare a qualche cosa che inesorabilmente, va……
e non vale chiudere gli occhi, il ricordo ritorna
e punge il cuore fino a farlo sanguinare
Cammini sul ponte della vita e se ti volti indietro
hai già percorso più di metà della sua grande arcata
ed allora vorrei che mia madre avesse dieci anni
e che giocasse con la sua prima bambola
così come stanno facendo adesso i miei figli
Miei pensieri di mattina
e la luce adesso sta nascendo là
un’ultima sbiadita oscurità
se ne va
Una sigaretta accendo
fumo piano e penso, forse, chissà….
se quel che vivo è proprio realtà
chissà….
Il sole sbianca e sforma
le cose intorno e non respira il ventosilenzio rotto solo da cicale
un toro mugge piano il suo lamento
e niente più
La polvere del tempo
si è stesa col suo manto su di te
Miei pensieri di mattina
certo, adesso vivi senza avere età
e nel mio cuore eternamente sei, tu sei
Ora vivi in mille stanze
e nei tuoi vestiti vuoti te ne stai
con rabbia pensi a quello che non hai
fatto mai
Ma stattene tranquillo
e lascia riposare il tuo cervello
ancora un poco sopra un buon cuscino
di piume d’ali d’angelo e d’azzurro
e aspetta che
Aspetta con pazienza
vedrai che i tuoi bagagli, porterò….
E poi decido di cambiare professione
la voglio anch’io qualche soddisfazione
non mi piaceva di stare lì per lavorare
adesso faccio il Playboy di mestiere
Con il mio fascino ho saputo conquistare
parecchie donne belle da impazzire
fortuna e amore mi si attaccano alle dita
non voglio quindi più drammatizzare
Signore belle io mi regalo a profusione
approfittate come di un torronela cavallina io voglio correre davvero
mi voglio far la fama d’esser duro
Son diventato tutto biondo originale
e ho fatto un po’ di plastica facciale
pensate, per darci un tono adesso gareggiamo
a chi è di noi che sputa più lontano
D’estate quando esibirò l’abbronzatura
nessuna diva si sentirà sicura
poi sarò pieno di tenerezze e di attenzioni
per le vecchiarde piene di milioni
Sulle camice non porto più bottoni
e vado scalzo imitando il contadino
ora ho lo stemma con palle e con leoni
ma in fondo in fondo mi sento un po’ cretino
Io che non ho
che non ho mai creduto nell’amore
e a niente che
facesse batter forte forte il cuore
adesso che
anch’io ho provato un poco di dolore
mi accorgo che
la vita è poesia se c’è l’amor.
Io credo che nel buio più profondo
una candela brillerà
e vivi perché voglio bene al mondo
e a tutto quello che mi dà
al vento che muove le foglie
al pianto di un bimbo
alla poesia che canta il mare
io credo all’amore per te
all’amore per te.
Io credo che di sopra all’uragano
un’ombra bianca ci sarà
e il sole faccia splendere ogni giorno
per la mia felicità
al vento che bacia le spiagge
al chiaro di luna
adesso credo, mentre in me
è nato l’amore per te
l’amore per te.
Pregherò per te
Che hai la notte nel cuor
E se tu lo vorrai, crederai
Io lo so che tu
Tu la fede non hai
Ma se tu lo vorrai, crederai
Non devi odiare il sole
Perché tu non puoi vederlo, ma c’è
Ore splende su di noi, su di noi
Dal castello (ua-ua) del silenzio (ua-ua)
Egli vede anche te (ua-ua)
E già sento (ua-ua) che anche tu (ua-ua) lo vedrai (ua-ua)
Egli sa (ua-ua) che lo vedrai (ua-ua)
Anche con gli occhi miei (ua-ua)
Ed il mondo (ua-ua) la sua luce (ua-ua) riavrà (ua-ua)
Io t’amo, t’amo, t’amo (scia-la-la-la)
Questo è il primo segno (scia-la-la-la) che dà (ua-ua)
La tua fede (scia-la-la-la) nel Signor (ua-ua)
Nel signor (scia-la-la-la), nel Signor
Così ogni sera tu là
illuminata dalla luna
con un vestito giallo stai
forse aspettando la fortuna
Ripeti frasi appena dette
ma niente che ti fa piacere
tu stai bevendoti la notte
per non arrenderti e morire
Per i capelli stringerai
l’ora sbiadita della gioventù
con dei colori proverai
a trattenerla ancora su di te
Sorride un’ombra di laggiù
ti chiede un piccolo momento
tu cercherai di dar di più
perché vorrai che sia contento
E cercherai di ritrovare
nei tuoi ricordi d’innocenza
qualche momento che per lui
non bruci molto di esperienza
In fondo al cuore sognerai
l’amore vero e forse chiederai
una bugia gentile e poi
chiuderai gli occhi per non piangere
Così ogni sera tu sei là
e pensi a tutto ciò che non hai più
cercando di scordare che
il tempo passa in fretta e se ne va’…
Certo dentro di me, un mondo magico c’è
per trent’anni l’ho cantato e certo ancora lo farò
chi mi è stato accanto fino ad oggi sa che non lo tradirò
Voglio portare su questo battello nel giorno di festa per me
tutti quei volti che ho visto sfilare dal palco e sognare con me
ragazzi italiani un pò illusi, confusi, ribelli agli schemi oramai
con quella voglia di vivere insieme e inventarsi un pò eroi
Chissà se buoni eravate, o se belli, se brutti se in gamba o anche se
se ci credevate o se i vostri capelli più lunghi eran solo un cliché
se la nuova frontiera vi aveva convinti, appagati o delusi o anche se
se ha lasciato risposte più chiare a quei vostri perché
Sono certo per noi, quell’alba nuova verrà
basta credere in quel sogno e prima o poi si avvererà
su lamiere arrugginite spunteranno fiori di lillà
Chissà se di più amavate i Beatles oppure amavate gli Stones
e non m’importa sapere se figli dei fiori eravate o se no
chissà che speranze avevate ed i sogni che più cullavate per voi
bello è stato esserci insieme a far nascere un mondo per noi
La vita è il sogno che passa attraverso i fantastici sogni che fai
tra le canzoni bandiere del tempo inseguito e raggiunto giammai
e se il destino che è baro vi ha dato le spalle mi auguro poi
che anche le mie canzoni abbian fatto sentire meno soli anche voi.
Un po’ di neve è scesa sui capelli e poi
qualche chiletto in più sopra lo stomaco
un po’ di nostalgia ci strugge l’anima
vedendo il tempo che pian piano va
Ma c’è un monarca buono che fermar lo può
a Santa Croce tutti lo conoscono
ogni anno, puntuale qui lo aspettano
e il Re Burlone arriva, eccolo qua
Carneval, Carneval, vola in alto su nell’aria limpida
Carneval, Carneval, questo canto che dal cuore s’alzerà
Carneval, Carneval, si aspettava di vederti ed eccoti
insieme a te quel nostro canto giovane
ancor più giovane, sarà
I tempi spensierati della gioventù
quando cantare ci sembrava d’obbligo
e quando essere tristi era impossibile
ormai di certo non verranno più
Cantiamo quindi fin che siamo giovani
e chi non è più giovane urli di più
la gente allegra certo il ciel l’aiuterà
e il Re Burlone ancora tornerà
Carneval, Carneval…..
Io sono stanco di mille sirene
una soltanto la porto nel cuore
la sento scorrere nelle mie vene
quest’impalpabile sogno d’amore
Vorrei amare una sola regina
quella ragazza che chiusa sta
nella canzone di Paoli che dice così:
quando sei qui con me questa stanza pareti non ha
Vorrei amare una sola regina
occhi di giada di certo avrà
ce ne saranno più dolci e più pure di lei
ma per me più leggiadra di spuma di mare sarà
Il suo regno stava in un juke box
nella sua corte c’ero, anch’io
lei regina ed io sognavo di
essere un giorno il suo re
Vorrei amare una sola regina
leggera come un profumo lei va
di miele e d’oro splendente il suo corpo sarà
i capelli, miniere di nero carbone, li avrà
Vorrei amare una sola regina
quella ragazza che chiusa sta
nella canzone di Paoli che dice così
quando sei qui con me questa stanza pareti non ha
E’ un po’ riavere i miei verdi vent’anni
quando sentivo cantare di lei
è lei nel volto di tutte le donne che amai
il suo nome, mistero e magìa, Primavera, sarà
Io ti amo Santa Croce, il tuo corpo, la tua voce e sei
regina più importante che ha conquistato ogni abitante intorno a sé
miniere scure sono nella tua testa
i tuoi seni sono grano e neve in tempesta
e,sul tuo ventre tanti, vanno dolci fiumi palpitanti
Quando io ti guardo, amore, la mia testa ed il mio cuore, sai
provano emozioni delicate come non hanno provato mai
sul tuo corpo mille tesori terre, boschi, nuovi colori, sono felice d’abitare te
tu sei tutta la vita mia, regina tu del carnevale sei
E dai tuoi piedi giù, Spensierati vanno in su
con in testa Romeo, vorrà vincere ma sai
non è facile perché, Carletto c’è
Anna c’è, la Lupa e poi, Poldino e noi
Ma la regina sei, Santacroce sempre tu
sei regina in Carnevale, il più bello che c’è
ora i carri vanno in su,verso via Francesca sud
ma sui Fossi si saprà, chi vincerà
Ma la regina sei..
Son questi ricordi
di un tempo passato
un tempo che ormai
certo mai più, ritornerà
Le nostre avventure
ricordi d’amore
io le porterò
sempre con me, qui nel mio cuor
I sogni, che sognammo un dì
son svaniti col nuovo sol
La vita, ci ha divisi ma
per sempre io ricorderò
Le nostre canzoni
le nostre emozioni
ricordi che ormai
nessuno mai mi ruberà.
E se tu ridi ti s’illumina la bocca
deliziosi paradisi ti si accendono negli occhi
proprio a nulla puoi far male se tu ridi
e il Carnevale ti sorriderà
Il Carnevale è come un fiume che travolge
e scende a valle trascinando verso un mare di risate
a nulla vale se uno scoglio vi si oppone
il fiume in piena lo travolgerà
E allora, ridi, ridi é Carnevale
tutto cambierà colorein un mondo che non ride più
Carnevale a Santacroce
fa che sia la tua bandiera
e vedrai che tutto cambierà
Ridi perché c’è il sole dentro il tuo sorriso
perché c’è la pioggia e il vento, c’è l’amore e non c’è il pianto
a Carnevale puoi volare sopra il mondo
sulle ali di un sorriso e poi
Se tu sorridi a qualcheduno che ti guarda dentro gli occhi
puoi far nascere in quegli occhi il tuo sorriso
se sei padrone di un sorriso e lo farai morire in gola
a nulla servirà
Questa notte posso scrivere
una storia malinconica
nata sulla riva limpida
di uno sguardo dolce e candido
Posso scrivere sognando che
il suo caldo abbraccio mi donò
coi miei versi posso dire ché
io l’amai ed anche lei mi amò
Come si fa, pensar di non averla più
la mia anima vive per leie vive per morir nel ricordo di lei
Io volevo accarezzare lei
come il vento con le fragole
come il sole con il grano d’or
le volevo dar, l’amore
Io l’amai ed anche lei mi amò
come il mar senza confini il ciel
io volevo che sbocciasse in me
come un frutto nel suo fiore
Io l’amai ed anche lei, mi amò
Occhi verdi, calze a rete, con la riga disegnata
sulla faccia non ha certo un’espressione di fata
sta di fronte a me seduta, elegante il ristorante
parla e ride a gola aperta col suo cavalier servente
la forchetta alla sua bocca che si chiude piano piano
è volgare
Sta guardandomi di nuovo, la smorfiosa signorina
non le importa certo troppo di saper con chi mi trovo
bevo ancora un pò di vino, tutto il pane ho sbriciolato
un occhietto svelto svelto e in un baleno ho combinato
poi fantastico non poco, che sarà nel far l’amore?
un amore
Onestamente non sta bene
sono qui per festeggiar
con la mia donna, tete a tete il primo anno d’amore
un pò mi spiace, ma poi penso
” in fondo l’uomo è cacciatore
e poi con quella, io ci passo solamente due ore”
Scusa un attimo c’è un tale, salutare lo vorrei
mi alzo e la smorfiosa, già sta in piedi pure lei
avrà detto certamente “vado a incipriarmi il naso”
la raggiungo ed un biglietto, mi da quasi fosse un caso
lo nascondo e perdo tempo a parlare col padrone
per finzione
Poi ritorno al tavolino, tu mi sembri un pò turbata
si, nei tuoi confronti amore, è una grande carognata
una morta sigaretta, hai tra le labbra, a testa in giù
mi sorridi tristemente e non sembri più tu
ci ripenso e ne convengo, sono un fesso e in più scortese
molte scuse
Tu non lo meriti davvero
son pentito da morir
la sigaretta accendi amore, senti a me non ci pensare
con quel biglietto alla candela
lentamente mi avvicino
scusa amore, ma non trovo più nemmeno un cerino.
Ritorna da me
T’aspetto ogni dì
Con l’ansia che mai l’ho avuta
Soltanto con te
Ancora così
La vita sarà più lieta
Son ritornate al mio balcone
Anche le rondini
E la speranza m’accarezza l’anima
Ritorna da me
Ritorna, mio amor
E non te ne andar più via
Son ritornate al mio balcone
Anche le rondini
E la speranza m’accarezza l’anima
Ritorna da me
T’aspetto ogni dì
Con l’ansia che mai l’ho avuta
Soltanto con te
Ancora così
La vita sarà più lieta
Ritorna anche tu
Ritorna, mio amor
E non te ne andar più via
Siamo noi
che per primi sentimmo arrivare quel vento
che spazzò quella cappa in un solo momento
Siamo noi
che in maglietta e blue jeans lo accogliemmo felici
ritrovandoci in quella rivolta più amici
E così ci sentimmo poeti
ed il rock ebbe tanti profeti
e tra questi il destino chiamò anche me
E così
cominciammo a cantare guardando le stelle
e qualcuno di noi poi sfiorò le più belle
Fu così
che per primi scrivemmo le nostre emozioni
sottoforma di magiche e tenere canzoni
Cominciammo a parlare d’amore
infilandoci un pò di furore
e gridammo ‘su svegliati mondo e vai…’
Così noi
ci battemmo furiosi con quei benpensanti
noi poeti del rock, noi cavalieri erranti
Certo che
non c’è colpa ad amare di più le chitarre
le chimere impazzite, piuttosto che sbarre
Certo vivere come un poeta
è la voglia di tutti segreta
non significa niente che questo, il rock
Ormai
se sui nostri capelli è caduta la neve
e la musica dura si è fatta più lieve
Anche se
porto forse più spesso camicie e cravatte
e la sera mi siedo in poltrona in ciabatte
E se il piatto non gira più i Platters
se ti dico ‘oggi è solo rumore’
lo diceva mio padre e li dirai tu.
Da mangiar….. (Coro)…… mangiar
Da dormir…… ” …… dormir
Questo sabato é triste per me
la mia donna non c’è……. (Coro)…… Ma perchè, triste é per te, ma perchè
forse é in cerca di qualcosa che non trova in me
e non mi farà da mangiar
Mi si é chiusa la gola perchè
vorrei piangere già
anche se qualcosa avessi da mangiar
non lo vorrei, perchè lei non c’è
Ma se rientra la picchio davvero
deve capire che così no, non va
deve capire che al sabato un uomo
non può restare senza donna e digiuno
Deve aver…… (Coro)…… aver
Da mangiar…. ” ……. mangiar
Da dormir…… ” ……. dormir
Ed amar…….. ” ……. amar
Questo sabato é triste per me
ma se lei tornerà……. (Coro)…… Ma perchè, triste è per te, ma perchè
il coraggio di picchiarla no, non lo avrò
perchè io l’amo ed è tutto per me
Io, questa sera son venuto a ballare
son venuto sul mare
per vedere da me
quella ragazza di cui m’hanno parlato
ed allora ho deciso di vedere com’è
M’hanno avvertito che le piacciono i Beatles
che ama John Lennon
e per questo son qui
io mi presento a quella tipa con in mano un Long Playng
ed all’orchestra poi richiede
Penny Lane
Ma che amore di ragazza, ma che amore di ragazza
ho trovato questa sera nel ballare
occhi azzurri, come il sole
labbra rosse, più verdi del mare
ma che amore di ragazza, ma che amore di ragazza
coi capelli neri, biondi come l’oro
con le labbra colorate, palliducce anzichenò
un pò di trucco, non la guasta no.
Io m’incanto quando vedo, quell’amore di ragazza
con gli occhioni che mi sembran due lampioni
quel nasino, forse strano
lungo quasi come il palmo della mano
Questa sera la ranocchia, con il naso nel mio occhio
m’ha gridato sussurrando, amore t’amo
son Don Backy, son sensibile, credetemi però
un pò di trucco non la guasta no, amore
un pò di trucco non la guasta no!
Vi parlo solo un momentino
di Santa Croce, perché mi và
c’è un gran profumo di mimose,
violette e rose, ci puoi trovar
La neve è bianca e vellutata
e in nessun posto, sarà così
il mare è azzurro e il sole è caldo
il Paradiso,lo trovi lì
C’è un Carnevale
che al confronto scompare il Brasil
A Santa Croce
tutto quello che sogni gl’è lì
Mangiare e bere
e cantare e poi fare l’amor
questo è il paese dove sono nato
o Santa Croce, tu sei nel cuor
Ma forse non è niente vero
e Santa Croce, non è così
se vi parlassi della gente
forse qualcosa, c’avrei da dir
Però non me ne importa niente
quello che conta, è infine che
questa è comunque Santa Croce
e a me va bene, così com’è
C’è un Carnevale…..
Fin dai primi di Giugno / Ci si sveglia dal sogno
Per un anno sognato / Il gran giorno é arrivato
E quell’isola appare / Meno male è ancora lì
Paradiso in mezzo al mare / Incantato verde e blu
A cosa serve la Sardegna / Di fronte alla Spagna
Serve ad avere la speranza / Di andarci in vacanza
Per poter dire c’ero anch’io / E poi sentirsi come un Dio
Sfogliando tette tutte in fila / Sopra Novella duemila
Per poter poi spettegolare / Sul materassino in mezzo al mare
Di quanto é moscia la Marina / Alla sua terza quarantina
Ad inciuciare sulla Dellera / Che ha costruito una carriera
Col corpo fatto per i capricci / Le labbra come due salsicce
Che c’era la barca di Agnelli / C’era tra i vip anche Dorelli
Che se non faceva rima con Agnelli / Forse non c’era Dorelli
Ma alla fine di Settembre / Calano le prime ombre
Quando l’ultimo cargo / Già le naviga al largo
La Sardegna scompare / Sembra che non ci sia più
Un puntino in mezzo al mare / Solo un sogno estivo e blu
E invece la Sardegna, c’è pure d’inverno / Ma allora diventa quell’inferno
Per trasferirci i marescialli / Un poco ribelli
Non è soltanto fatta d’ozio / D’inverno chiusa come un negozio
Non è soltanto azzurra e calda / Non solo Costa Smeralda
E’ fatta anche di pastori / Che dormono quasi sempre fuori
Che forse non hanno mai visto il mare / Ma solo dolore
Non solo é fatta di sole / E’ fatta di vento è fatta di sale
Non solo di sale di mare / Ma quello di lacrime amare
E’ pure questa è la Sardegna / Di fronte alla Spagna
Non è soltanto la speranza / Di andarci in vacanza
Sarebbe bello andare li
però il coraggio non ce l’ho
un’isoletta là in mezzo al mare
qui fan cultura proprio tutti
quelli belli e quelli brutti
e quelli che in più sanno sculettare
E non c’è niente di speciale
c’è cultura ed opinioni
perfino su Sorrisi e Canzoni
perché la moda vuol così
tutto dei giovani sarà
gli altri sono tutti baccalà
Che bello in questa vita dura
tutto quanto fa cultura
tutto quanto fa cultura
la plastica sui prati e nel mare
la Juve zeppa di campioni
tutti forti e tutti buoni
che se non vince non ci sa stare
Meglio star qui sarebbe sciocco
far cultura sotto un cocco
e starsene nel sole a pescare
sai che tristezza che sarebbe
e allora resto anche perché
a me mi piacerebbe far cultura pure a me …tiè
Sarebbe bello poter fare
come fanno i saccentoni
canzoni solo a scopo culturale
io lo confesso faccio male
sono il re degli sciocchini,
lo faccio pure per i quattrini
Sarebbe bello proprio bello
se nel posto del cervello
avessi segatura e invece no
sarebbe cero meno amara
e quando toccherebbe a me
sarei primo in classifica anche me
Ormai la povera cultura
la ritrovi a manca e a destra
prezzemolo su ogni minestra
siamo arrivati anche alla farsa
ci ritroviamo tra le mani
le teste false di Modigliani
Io qui lo nego e qui lo dico
avevo un giorno per amico
un ladro di denari e canzoni
si diede al cinema e così
si camuffò ragion per cui
adesso fa cultura pure lui
E poi sarebbero dolori
se a far cultura ad alte dosi
non fossero i cantautori
io suggerisco da più mesi
e lo ripeto senza scherno
perché non li mettiamo al governo
Sarebbe bello una montagna
condannare chi magagna
chi gode protezione e chi la da
‘Lei non sa chi sono io
guardi in alto e mi vedrà
di certo sono Dio ma non lo sa?’
Se io fossi amore
vorrei portare la mia gioia a quella donna
che non l’ha provata mai
E se fossi il sole
io vorrei portar la luce
dentro il cuore a chi non l’ha
Se fossi il vento
farei bandiera dei capelli tuoi
e lievemente li scompiglierei
E se fossi pioggia
farei nascere una rosa
e sul tuo petto morirei
Se fossi, se fossi una ragione per sognare
vorrei nel sonno tuo poter entrare
se fossi un’ora io vorrei passare
insieme a te
Ma non è così
non ascoltare il menestrello
può solo scrivere canzoni
circondarti di emozioni
che forse poi non vivrà mai
No, non è così
non ti fidare di un artista
perché le inventa le emozioni
che poi rivende a due soldini
e il cuore in pace metterà
Se fossi amore
ma sono solamente un uomo e posso amarti
come un uomo amare sa
In maniera semplice o stracciata
o disperata, come un uomo amare sa
E allora, se ti farai bastare questo amore
strappato con i denti questo amore
difeso con le unghie questo amore
vedrai sarà
grande e immenso questo amore
Se vorrai, se vorrai, se vorrai
Mi decido e ti vengo a trovare
dimmi subito se sei sincera
altrimenti non farmi soffrire
Tu lo sai che sono geloso
e comincio a seccarmi davvero
son fallito, lo so, lo confesso
ma ti vengo a trovare lo stesso
Lo capisci che sono due mesi
che non scrivi per qualche ragione
ma non farmi arrabbiare altrimenti
me ne frego e ti lascio da sola
Signori capelloni questa serenata voglio a voi cantar
smettete la polemica e fate qualche cosa per favor
la gente che vi guarda per le strade, pensa solamente che
le vostre idee son corte, quanto lunghe son le vostre chiome ahimé
Anch’io nel mio complesso ho due Fuggiaschi che la pensano così
e aloro dici sempre, ma tagliatevi le zazzere perché
si può sonare bene, senza avere i capelloni fino ai pié
lo dice anche Giocondo, che nel mondo di più furbi non ce n’e
ragazzi, ragazzi, ragazzi
non fate la guerra
con quelli, con quelli, che guerra
non vogliono far
Se questa serenata che vi canto non vorrete più ascoltar
cercate di creare qualche stile che nessuno ha fatto già
vedrete che sarete ancora i primi, come nell’antichità
Inglesi, Francesi, Normanni
ci han dato qualcosa
Capelli, d’Italia, la musica
è nata da noi
Se questa serenata che vi canto, qualche cosa vi dirà
spremetevi il cervello per trovare solo delle novità
smettiamo di seguire quelle impronte che non sono adatte a noi
tagliatevi i capelli e da seguaci diverrete primi voi
oh ye-e-e-ah
tagliatevi i capelli e da seguaci diverrete primi voi.
Torna Settembre e il cuore sento triste diventar
non voglio stare solo, ma la gente non mi va
con il mio amico Asdrubale, scapolo incorregibile
trovo un’idea, meravigliosa che mi soddisferà
Andiamo, andiam col ‘Club
dei cuori infranti’ ad una gita autunnale
Io vado e penso che
non sono il solo che è rimasto senza amore
Qualcuno é bianco già
ma non s’arrende e pensa ancora con ardore
A chi, lo lasciò lì
e se n’è andato regalandogli un dolor
Ecco che attraversiamo sia campagne che città
e tutti insiem cantiamo una canzone che ci va
una canzone splendida, fatta di note semplici
che ci mantiene in allegria e ci dà gioia al cuor
Vediam, mentre passiam
ci son persone che salutano felici
Noi rispondiamo e poi
andiamo avanti per raggiungere la meta
Ormai, ci siamo già
la nostra meta è una vendemmia paesana
Per cui, scendiamo giù
ed ascoltiamo questa banda che ora suona
Sempre speciale – E’ il nostro Carnevale
Orgoglio e voce – Di tutta Santa Croce
Gente venite – Ci si divertirà
Se non succede – Vi si rimborserà
Dire di sì alla vita
dire di sì all’amore
questo è il messaggio che ci da
l’allegro Carnevale
Vivere spensierati
in questi giorni qua
vuol dire che abbiam vissuto
un po’ bambini noi, senza un’età
Vuol dire che abbiam goduto
che abbiam raggiunto la felicità
…………
Dire di sì alla vita
cantando tutti insieme
vuol dire che si é stati bene
che l’anno prossimo, saremo qua
Arrivederci a Santacroce
nido di sogni e di giocondità
Signor coso giallo e verde
forse sei chi perde
forse si tu sei chi perde
Tu ami alcove rotolanti
camerini roteanti e rateanti
E nonostante questo ami
discutibili santoni
canzonette e paroloni
Le mie domeniche quelle senza appuntamenti
isolette sperdute nell’oceano della mia mente
un vecchietto ai giardini scomparso nel suo giornale
luccioletta spenta, se non hai la fantasia
il resto dimmi cosa vuoi che sia
Io purtroppo più non credo
a quintali di parole
e in chi crede a quelle sole
Sono contro chi ha pensato
che la musica la sente
solo chi l’ha un pò studiata
E a chi è convinto che le note
sian puntini solfeggianti
dopo averli colorati
Invece io, riesco ancora a piangere
perfino in films con il finale dove lei sempre muore
mentre l’amore qui è ridotto in formule
e a me non va più bene ed alla simbologia
io mando un Vaffanculo e vado via.
Me ne sto lì seduto e assente
con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente.
Avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d’improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco
Se sento voci non rispondo
io vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi
Non ho futuro nè presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato è ormai per me distante
Ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
ha quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango
Non so che cosa sia l’amore
e non conosco il batticuore
per me la donna rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta
Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte
D’un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto quel che trovo
ed a finirla poi ci provo
tanto per me non c’è speranza
di uscire mai da questa stanza
Sopra un lettino cigolante
in questo posto allucinante
io cerco spesso di volare nel cielo
Non so che male posso fare
se cerco solo di volare
io non capisco i miei guardiani
perché mi legano le mani
E a tutti costi voglion che
indossi un camice per me
le braccia indietro forte spingo
e a questo punto sempre piango
Mio dio che grande confusione
e che magnifica visione
un’ombra chiara mi attraversa la mente
Le mani forte adesso mordo
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva t’amo
In un addio svanì la voce
scese nell’animo una pace
ed è così che da quel dì
io son seduto e fermo qui.
Me ne sto lì seduto e assente, con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente
avrei una voglia di gridare, ma non capisco a quale scopo
poi d’improvviso piango un poco e rido quasi fosse un gioco
Se sento voci, non rispondo / Io vivo in uno strano mondo
Dove ci son pochi problemi / Dove la gente non ha schemi
Non ho futuro, né presente, e vivo adesso eternamente
il mio passato é ormai per me, distante
ma ho tutto quello che mi serve, nemmeno il mare nel suo scrigno
ha quelle cose che io sogno, e non capisco perché piango
Io scrivo canzoni, per raccontare
dove nasce e dove va a morire il sole
e di sogni proibiti che ogni cuore porta dentro sé
Io metto colori, nei posti più grigi
grazie a questo, adesso tocco il cielo
io rivesto a festa le parole e i sogni e poi le canto via
E cantare, e cantare
dell’amore, la gioia ed il dolor
fino a quando potrò
fino a quando io vivròperché porto dentro il cuore sogni che, non moriranno mai
Io scrivo canzoni, per raccontare
come può una goccia essere il mare
come può la donna che tu ami, stare, chiusa dentro un fiore
Io canto canzoni, per dire : ‘ti amo’
dare un pugno o stringere una mano
e racconto delle isole incantate, a chi non ci andrà mai
E cantare……
Guardo su nel cielo
e vedo grappoli di stelle d’oro
son la mia vita
ormai finita
ormai finita se non sei con me
L’alba verrà, la notte se ne andrà
e il sole coprirà milioni di cose
insieme a a noi
Resta con me, non mi lasciare mai
sei l’unica ragione della mia vita
lascia che io viva
Montagne piene di luce vado cercando per te
soltanto per te
verdi racconti d’amore, io scrivo per te
Resti per me, il sogno mio d’amor
qualcosa che rimane tutta la vita
oltre la vita.
Ma chi l’avrebbe mai creduto
Io me ne stavo lì buono e seduto
E avevo accanto a me un libro, ma
La testa andava a ricordare
Una ragazza che sognava
Chissà nella sua testa a che pensava
Il sole la baciava e fu così
Che cominciai a guardarla, fu così
La sua testa era rivolta a me
(Il mio corpo bruciava…)
Le sue gambe dondolava e
(…chiamavo te)
Dai suoi fianchi indovinavo che
(Notte fonda d’amore…)
Era lì per dare amore, amore a me
(…scoppiava in me)
Capelli in cui la notte
Ci si era addormentata un po’ di più
Bagnati, appiccicati alla sua pelle
E sulla schiena senza pace
Il suo costume rosso poi
Non era che l’avanzo, poveretto
Ci feci molto caso, un fazzoletto
Piccino pure per soffiarci il naso
Non ho più nessuno, mi sento davvero un fallito
senza soldi, senza casa, senza te
io spero soltanto che questa sfortuna
mi debba lasciare dovrà pur finire
e cerco qualcuno che possa prestarmi dei soldi
Per giunta tra poco sarà l’onomastico tuo
E per farmi perdonare vorrei
Vorrei regalarti una bella pelliccia
Ma non ho il coraggio di farmi vedere
Io sono un fallito mi spiace non posso cambiare
Nessuno mi aiuta,m nessuno mi tende la mano
E un’idea sta giungendo piano
Io sono un fallito, un fallito d’onore
Per questo ho vergogna di farmi vedere
Un treno io prendo e non mi farò più sentire
Ci hanno rubato la voglia di amare, la voglia di vivere
ci hanno rubato il colore del cielo, del sole, del mare blu
ma c’è una cosa che non riusciranno a rubarci,nemmeno pagando un po’
ed anche se offriranno la tangente gli diremo sempre no
E’ il Carnevale
cantiamo insieme la magìa
perché ci restan tanti giorni
per esser tristi, mamma mia
Forse è anche vero
che c’è ben poco da cantarema se smettiamo di sognare
arriverà la noia
e allora si farà, come quelli che
per fa’ dispetto alla moglie
si diedero il martello sulle ssss-palle
In mezzo a questo sfacelo restiamo fedeli alle maschere
almeno quelle ci sembran più oneste di tutti que’ bischeri
e quel momento dell’anno che più ci appartiene tu godilo più che puoi
almeno in quel momento avrai vissuto e fatto quello che tu vuoi
E’ il Carnevale
cantiamo insieme la magìa
perché ci restan tanti giorni
per esser tristi, mamma mia
Forse è anche vero
che c’è ben poco da cantare
ma se smettiamo di sognare
arriverà la noia
e allora scaccerò, tutto il brutto che
mi frulla nella mente e vivrò
Spensieratissimissimevolmente
Io lo so
Succederà
Tu di me
Ti stancherai
Quel domani
Forse è già qui da me
Quel domani
È già qui
Forse tu
Non crederai
Ma quel dì
Che ti baciai
Mi chiedevo:
“Durerà a o finirà?”
È finita
Io lo so
Sempre ti avrò
Chiusa in me
Innamorato sono di te
Ahi, se ti avessi detto no
Non piangerei per te
Che te ne vai da me
Io lo so
Succederà
Non dovevo dare a te
Il mio cuore
Per restare senza amor
Io lo so
Succederà
Tu di me
Ti stancherai
Quel domani
Forse è già qui da me
Quel domani
È già qui
Quel domani
Quel domani
È già qui
(Succederà)
Ho cominciato a camminare sulla strada
volendo rivoluzionare la moda
per il successo che io, desideravo di più
avrei venduto pure il nome di Gesù
Immaginavo fosse fatto quel successo
solo di soldi di magia, bellezza e sesso
ma sulla strada scoprii che c’era molto di più
pian piano quindi tutto apparve meno blù
E così, vivendo i camerini e le camere d’albergo
dove qualche volta provo, sgomento
Imparai rapidamente
i segreti del mestiere
e a donare e mozioni più vere
Tra, feste sacre paesane
o bandiere rosse al vento
per cantare un pò di sentimento
tra, bancarelle e processioni
ho lasciato tante mie…canzoni
Alcune zingare mi lessero la mano
e poi mi dissero; “Che grande e bel destino
dovrai restare però, attento al lupo perché
se mai ti azzanna fa un boccone anche di te.”
Ma nessun lupo m’ha azzannato per fortuna
soltanto qualche grosso figlio di puttana
non solo al lupo perciò, dovrai restare attento tu
perché gli umani certo azzannano di più.
Dai e dai, notti bianche a chiaccherare
mentre l’auto ti trasporta
verso il sole giù dai monti al mare
e, sotto gli occhi c’hai gli specchi
dove l’anima in tempesta
si rispecchi e devi ancora fare festa
E non ci si può fermare per nessuna cosa al mondo
che lo show deve continuare
E, tidici che a mollare
ti verrebbero le rughe…nell’anima
Io non credevo che il demonio del successo
per farmi catturare un poco di se stesso
preteso avrebbe da me
un prezzo enorme per se
un prezzo troppo alto pure a un re
Ma grazie a questo ho visto un fiore quando cresce
e ho visto il punto in cui l’arcobaleno nasce
e ho visto piangere di gioia ed altrettanto di dolore
e ho visto il mondo più che di un esploratore
Pagherò, con paura e con sudore
qualche amico al creatore
ingiustizie e tradimenti, rimpianti
Si, con vistosi tatuaggi
che mi marcano la pelle
per ogni attimo vissuto, ribelle
Ma, Giulio Cesare diceva prima di una gran battaglia
quando il cuore ti diventa paglia
Se, noi non ci ritroveremo
alla fine del duello
ricordatevi che è stato….bello.
Terra bellissima maga / Truccata da strega
Il tuo corpo che annega
Vigliacca, lussuosa / Bastarda, invidiosa
ruffiana e gloriosa
Terra gran madre maestosa / Tu pazza, sensibile
rozza, noiosa
Geniale e viziata / Amante sfrontata
tu sposa oltraggiata
Terra splendente nel sole / Eterna e bambina
immensa se vuole
Paurosa, orgogliosa / Ma dove vai, dove?
tu cosmica nave
Terra adorabile e odiosa / Cattiva, volubile
tu, generosa
Nostalgica, splendida / Santa e puttana
fantastica e vana
Terra metà pagliacciata / Metà irraggiungibile
sogno di fata
Tu sei disperata, a colori, stupenda
antica leggenda
Porti scolpite nel cuore / Parole d’amore
che ho scritte anch’io
Tu tenera, illogica / Tragica, magica
figlia di Dio
figlia di Dio
Tra le mille stelle che ci sono in ciel
scelgo la più bella da donare a te
e se un grosso bacio in cambio mi darai
pupa… Io ti canterò un rock and roll ….. o o o baby
un folle rock and roll, un arrabbiato rock
che, baby, di certo ti darà un elettroshok
The rock, the rock, the rock, the rock
Se fin sulla luna tu vorrai volar
senza più sentire brontolar papà
non ti domandare come ciò accadrà
pupa… ciò si avvererà col rock and roll ….. o o o baby
un folle rock and roll, un arrabbiato rock
che, baby, di certo di darà un elettroshok
The rock, the rock, the rock, the rock.
Neve (N) e Aladino (A) Insieme (I)
A: Ci sei tu, ci sei tu
N: Sono qui ti aspettavo lo sai
A: Io non chiedo di più
N: Voglio amarti per non impazzire
A: Non sembrava possibile mai
d’incontrarti davvero
tra i fiori ed il vento
fin dentro il tuo cuore
Lascia stare non voglio sapere
da dove sia nato
che cosa sia stato
a far nascere l’amore
A: Amore mio
N: L’emozione fa tremare la mia bocca
A: Tu vieni a me
N: La tua mano che mi cerca che mi tocca
A: tu vieni a me
N: il mio corpo che si mescola col tuo
A: tu vieni a me
N: e vengo a te
A: In questo giorno tu
dolce amore mio
N: vengo a te
A: per la prima volta sei
chi voglio io
non è un sogno no
N: Dentro me
A: dimmi che ci sei davvero tu
N: Sono qui ed ho voglia di amare te
A: Da molto tempo ti aspettavo sai
N: Il tuo fiore che mi penetra la pelle
A: senza sapere che eri tu
N: ed un fremito mi vibra nelle spalle
A: e quante volte devo averti amato sai
A: Adesso sei
N: Hai colmato la mia sete d’amore
A: più donna tu
N: Sono donna e la mia vita t’appartiene
A: hai dato a me
N: Io t’ho dato solo il meglio dell’amore
A: la gioventù
N: la gioventù
I: Ora tu sei bellissima
e amare te significa
Viaggiare insieme nella musica.
Tu vedrai…..
Tu vedrai…..
Tu vedrai…..
Tu vedrai…..
La luce verrà, la luce verrà
dall’alto del ciel
o no, no, no, no, non disperar
tu non ti perderai
perché nel suo immenso amor
la mano ti porgerà
la mano ti porgerà
E nel vento farà
udire la sua voce
e se tu l’ascolterai
dalla notte un astro sorgerà… allora
(coro): Tu vedrai
(voce): La luce del sol
(coro): Tu vedrai
(voce): L’azzurro del mar
(coro): Tu vedrai
(voce): Le stelle brillar, brillar, nel regno del Signor
Bella
Come nulla al mondo eri per me
solo con un’ombra di un sorriso
spezzavi il vuoto che si trova in me
Le stelle già si spengono nel ciel
il tuo sorriso già si è spento nel mio cuor
e il nuovo giorno che domani nascerà
ti troverà felice sai
ma tutto il bene che c’è in me
si spegnerà con le mie lacrime.
Lacrime,
voi siete nate da un sorriso
dal suo sorriso che ora vola nel cielo
ma non per me
no, non sarà per me
Se tu dovessi piangere per me
ripeti che non stai piangendo per amor
ma per qualcuno che non hanno amato mai
fai finta poi di aver pietà
del grande amore che c’è in me
ed il mio cuore morirà.
Se cerchi dentro te (Aladino)
un uomo troverai
che addormentato sta
risveglialo e vedrai
E’ come un fiore che
nessuna forza mai
può trattenere giù
e non è morto sai
E’ un vento che
si chiama dignità
se soffierà
nessuno mai gli resisterà
Qualunque cosa sia
che offenderti vorrà
soltanto se lo vuoi
piegare ti potrà
un uomo è uomo se
guardare si potrà
in uno specchio e
un uomo lui vedrà
E’ un vento che…
se tu lo vuoi, artigli e denti avrà
Mi ricordo che era dolce il tuo sorriso ed era mio
mi tremava dentro il cuore come un volo di farfalla
ma che strana sensazione che ora provo, come mai?
io soffrir per te, ma come mai?
Se chiudo gli occhi pensa, vedo te
di notte sento ancora il tuo calore
un volo di farfalla su di me
vibrare forte e poi mi chiedi
amore, amore, amore, amore, amore
Mi corri nelle vene e non lo sai
così come un gran fiume corre al mare
e come il sangue tu mi corri al cuore
se chiudo gli occhi sento che mi chiedi
amore, amore, amore, amore
L’impronta dei tuoi fianchi è rimasta nel letto
i tuoi seni bianchi qui, contro il mio petto
e i segni di battaglie son sulla mia pelle
io li voglio, li voglio, li voglio..
Una ragazza facile che stia un po’ con me
una ragazza che non sia, seria come te
da prendere e lasciare quando voglio e sai perché
sono stanco di soffrire per un tipo come te
Una ragazza facile che possa uscir con me
ma uscire quando è sera e non di giorno come te
da stringere e baciare, baciare sempre più
che non mi crei problemi come hai fatto sempre tu
Una ragazza facile che non mi parli più
di quelle cose serie che ripeti sempre tu
da uscire e poi scordare richiamare se mi và
e che non voglia essere la dolce mia metà
Vado, ho bisogno d’un po’ d’aria, vado
vado e camminerò finchè ci vedo
rido, se ci penso certamente rido
rido per la faccia che farete
quando vi dirò che partirò
Vado, ho bisogno d’un po’ d’aria, vado
invece che tra le lamiere preferisco correre tra i fiori
invece che nel grigio preferisco fare il bagno nei colori
vado per sentire nuovi odori
e sapori mai provati quaLontano da qui, dalla pazza folla me ne andrò
tra corsari che, se la godono nei bar di Zanzibar
io mi proverò a passare nella terra di nessuno
e camminerò piano piano, senza chiedermi perchè
Sì, per le vie del mondo me ne andrò
col sole nelle scarpe e la luna che mi brillerà sul viso
angeli vedrò anche se non m’avvicino al Paradiso
vecchi amici che avevo perduto
e che non avrei rivisto più
Sì, intrigato forse rimarrò
tra profumi esotici, dentro il Gran Bazar di Istanbul
ma non mi fermerò, l’isola che porto nella mente
non l’avrò sognata inutilmente
e alla fine io la troverò
Se tu riuscissi a guardare
un pò più in là del tuo naso
riusciresti a vedere
che c’è un futuro per noi
Prova a guardarmi dentro
un mare troverai
coi suoi misteri affascinanti
e quei colori che tu vuoi.
Prova a guardarmi dentro
un cielo troverai
che rassomiglia alla grandezza
di quello che provo per te.
Dentro di me
come una calda soffitta c’è
stracolma di magie e di sogni che
saranno tuoi
e potrai viverli con me
soltanto amore se tu lo vorrai.
Prova a guardarmi dentro
vedrai quanto ci sei
scolpita sul mio cuore stai
statua di una divinità.
Prova a guardarmi dentro
una nave troverai
con le sue vele bianche al vento
che vola nell’immensità.
Era il nuovo verbo amare
una banda da suonare
una fiaba da narrare
Rock araund, araund the clock
(Coro) Come together ,come together, rock and roll
Gonne a ruota, ballerine
elicotteri su in volo
boys and girls come on together
wind of fire pushes us forward
I was a glass…..a glass house
the rock voice a rolling stone
my soul cracked. my soul
Teddy boys vestiti a festa
nel big-bang universale
in the throat I’m iron and strenght
without truce the rock and roll
(Coro) Come together, come together, rock and roll
Mi manca solo una canzone, per terminare l’ellepì
la melodia m’andrebbe bene, certo non come questa qui
un qualche cosa che piacesse, per la sua genialità
che il giorno dopo la cantassero, anche in chiesa e sul tram
Il testo poi dovrebbe dare, più emozioni che guai
dovrebbe, in breve, rivelare, verità che per voi
nessuno ha certo mai svelato, e solo io racconterò
e che perciò facesse dire, che più vero non si può
Mi piacerebbe dimostrar che il tempo passato
non è trascorso ma è nascosto dentro di noiche molto si può fare ancora e niente è perduto
magari spinti un po’ da questo piccolo rock and roll
Chissà potrei forse parlare, di questi tangheri che
hanno ridotto la nazione, a un gigantesco bidet
e che han legato mani e piedi, a questa nostra società
dovunque giri sbatti il grugno e ti ritrovi sempre là
Un testo vero e avventuroso, come ‘sulla strada’ di Jack
per insegnare che al sopruso, puoi rispondere ‘tiè’
e per potersi riappropriare di noi stessi perché
non si può certo più accettare, lo sfacelo che c’è
Vorrei un bel testo crudo che mettesse alla gogna
chi abusa del potere e dice sempre: ‘farò..’
chi ruba da cent’anni e mai non prova vergogna
nemmeno quando fa la barba e vede il popò
Se tutto quanto andrà a buon fine, io questa volta scriverò
quell’utopia sognata in rime, chissà se ci riuscirò
sarebbe il mio capolavoro e forse adesso nascerà
quella canzone intelligente intitolata, Verità
Di me vi lascerò
quel gran bravo ragazzo
la parte mia di pazzo
che non si piegherà.
Di me vi lascerò
quell’entusiasmo antico
è lui il mio vero amico
non vi abbandonerà.
Ma mi dispiacerà
lasciare le bugie
che tutti quei saccenti, maldicenti e fannulloni
sussurrano di me.
Ma non vi lascerò
il male che ho subito
perché l’ho già scordato e solo il bene ho conservato
ed io quello lascerò.
Di me vi lascerò
albe meravigliose
l’amore per le rose
che io non colsi mai.
Di me vi lascerò
le mie malinconie
giornate di poesie
le grandi ingenuità.
Ringrazio tutti e in più
quelli che mi hanno amato
sapendo di trovare niente in più che io sappia dare
e di non chiedermi di più.
Io non vi lascerò
ciò che non è servito
ma se una cosa sola ha fatto nascere un sorriso
io ve la lascerò.
Di me vi lascerò
di me quand’ero vivo
la musica che scrivo
la nell’Immensità.
Il lunedì mi veniva a svegliare col passo già stanco
la mia testa spariva furtiva sotto il lenzuolo bianco
sul mio volto restava il ricordo di domenica ormai spenta
la realtà era amara e iniziava in maniera assai lenta
dalla radio arrivava la sigla di una cosa sportiva
e l’idea della scuola davvero, non mi divertiva
Allora tu, scoppiavi nella mente mia
e in un baleno galoppava la mia fantasia
i libri e via, cercare solamente te
sentire un’emozione strana, forse gelosia
chiamarti e correre, senza riflettere
Allora tu, guardavi dalla parte mia
e tutt’un tratto abbandonavi la tua compagnia
ed io di là, con gli occhi dedicati a te
attento per non perder nulla della corsa tua
Dei capelli tuoi, delle labbra tue,
di quel mondo tuo, di quel mondo tuo
E d’un tratto smarrire il coraggio di ciò che pensavo
e sentirmi morire tra i denti, ‘ti amo’ e ti amavo
forse avrei già voluto giocare coi miei sentimenti
ma eran tanti, eran troppi, eran nuovi e così prorompenti
stabilire in silenzio ed insieme di non frequentare
e cercare un rifugio nel quale imparare ad amare
Allora tu, scoppiavi nella mente mia…..
E’ vero che non c’è più grigio
puoi anche dire che sei a tuo agio
il mondo è pieno guardando fuori
il mondo è pieno di mille colori
E c’è un profumo di tante rose
che cosa grande con una dose
che cosa grande con una dose
ti sembrano belle anche le brutte cose
Ed è così che d’improvviso
conosco quella famosa porta
la porta del paradiso
Mi sommergono ancora colori
colori, colori, sapori
profumo di fiori
Mio Dio la testa com’è leggera
una ventata di primavera
mi sembra quasi di star volando
di star volando su una mongolfiera
Che sensazione di star bene
sento un calore nelle mie vene
nemmeno il corpo più m’appartiene
nemmeno il corpo più m’appartiene
Di colpo ha fine quel mondo bello
gli occhi mi schizzano fuor dal cervello
fuor dal cervello
Ho l’impressione di vomitare
cadere in basso precipitare
e all’inferno finire
Che scena assurda allucinante
la confusione nella mia mente
la confusione nella mia mente
semplicemente terrificante
Gente spenta, gente finita
che va nel nulla come impazzita
che va nel nulla come impazzita
che si consuma e distrugge la vita
Ed ho una scimmia di cento chili
che sulle spalle mi sta aggrappata
come a due pali
Vorrei soltanto poter gridare
gridare, gridare, gridare
non voglio morire.
Voglio dormir
fammi ancora riposar
non telefonarmi più
ora ho sonno da morir
Voglio dormir
e ti giuro lo farò
anche se tu insisterai
io con te non uscirò
In fin dei conti
noi siamo già usciti
perciò ti prego
non svegliarmi mai più
tanto presto così
Voglio dormir
non insistere di più
se mi arrabbio va a finir
che non mi alzerò mai più.
Vola, fin che sai di poter volare
vola in alto là dove c’è il sole
vola in alto non ti fermare
vola in alto ché tu sei il sole
ma anche il sole si spegnerà
Brucia, la tua pelle che brucia, brucia
quella voglia che porti in cuore
brucia tutto, non risparmiare
brucia l’odio, brucia l’amore
solo adesso soddisferà
E non pensare a quelli che ti dicono di stare attento a te
di fare come han fatto loro, per trovarti come loro tu
No, ragazzo mio, non badarci é solamente una bugia
raccontata forse un po’ per gelosia
da chi sa che ormai non può volare più
Vola e consuma le tue nottate
potrai dire che le hai vissute
alla pari delle giornate
solo quando a pensarci ancora
il rossore più non verrà
Brucia, la tua sete di avere, brucia
l’emozione di quell’istante
fissa bene nella tua mente
ogni strada è diversa, vola
bene o male avrai scelto tu.
I tuoi capelli son la vita all’equatore, farfalle giganti, sì
adagiate sulle rive del tuo volto, tra rossi brillanti, sì
e la tua gola è un tempio per la tua musica, su spalle frementi
le braccia son due nuotatori di mare, nudi atleti vibranti, sì
ed hai due coppe d’alabastro sensibili
nelle tue gambe due tigri si stirano
che confusione che porti con te nella mia testa
La camicetta di una seta leggera, sbottonata sul seno, sì
la porti sempre non soltanto d’estate, anche d’inverno pieno, si
un giorno o l’altro t’agguanto calmissimo
orizzontale ti stendo sveltissimo
ma se ci penso confusione ce n’è nella mia mente
Che sensazione c’è nell’anima mia
mentre è seduta qui vicino alla tua, ma non ti dico niente
mio Dio sapessi cara quanto ti amo
e invece tu non lo sospetti nemmeno e sei così distante
così distante, sei tanto bella e distante
Il corpo tuo mi turba come un buon vino, bevuto d’un fiato, sì
il corpo tuo fatto di miele e di sole, corpo azzurro ed ambrato, sì
dentro i tuoi occhi scintillano spade, fatte d’acqua di neve, sì
e falchi e lampi mi lanci nel sogno d’amore più lieve, sì
una pantera si muove nei passi che fai
se mi decido chissà poi se tu me la dai
e se per caso facessi uno sbaglio
Ma porco cane, guarda in che situazione son venuto a cacciarmi, sì
io fino a ieri sono stato sul punto quasi d’innamorarmi, sì
stasera tu sei stata poco sensibile
non sembri più né bella, né irraggiungibile
e quel tuo zoo si é mescolato così, nella mia testa
‘Molto piacere io mi chiamo Giorgione’dopo tre giorni rotto m’hai l’illusione, non se ne fa più niente
decisamente mi son proprio sbagliato
quel tipo strano che tu m’hai presentato non era calcolato
vai insieme a lui, io sono pure sposato
Ma vaffaffaffaffaffaffaffaffaffaffa…………
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